Concludiamo il nostro percorso alla scoperta dei tessuti a pelo: dopo il velluto, i tessuti floccati, la ciniglia e le pellicce sintetiche tipo Wildman, approfondiamo adesso i tessuti e i capi a maglia garzati

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CAPI A MAGLIA GARZATI

I migliori risultati si ottengono utilizzando, come cilindri garzatori, i garzi naturali. Questa tuttavia è una lavorazione costosa: per tale motivo, oggi la garzatura è spesso realizzata con spazzole che hanno denti in metallo o in plastica.

Si tratta di una botte rotante sulla quale sono fissati i cilindri garzatori, con denti che vanno alcuni nella direzione del tessuto, altri in direzione contraria. Regolando la velocità del tessuto rispetto ai cilindri uncinati si ottiene una garzatura più o meno spinta: questo procedimento si può eseguire a secco o a umido, su un solo lato o su entrambi i lati (Fig. 1, 2, 3).

Danni conseguenti alla manutenzione e all’indosso

Si può verificare una forte perdita del pelo per sfregamento.

Consideriamo una prova di tenuta del pelo: viene utilizzata una striscia di nastro bi-adesivo con forza al distacco su tessuto standard di lana di 0,5 N/cm. Il nastro, posto a contatto con il pelo con leggera pressione, viene staccato nel senso del pelo e anche in un senso contrario al pelo; poi si valuta il risultato confrontandolo con la scala LART e dando un giudizio da 1 pessimo a 5 ottimo (Fig. 4).

In Fig. 5 si può notare un esempio di prova di laboratorio per verifica tenuta del pelo.

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TESSUTI GARZATI

La garzatura prevede che un tessuto venga reso più soffice e più morbido attraverso l’estrazione delle fibre dai filati componenti, facendo in modo che la superficie del tessuto acquisisca un aspetto vellutato e peloso.

A questa categoria appartengono il pile e la felpa.

PILE

Il pile venne creato nel 1979 dalla ditta americana Malden Mills (che depositò il marchio con il nome Polartec) grazie alla messa a punto di una fibra sintetica ricavata dal poliestere. Come è noto, si tratta di un tessuto a maglia con folto pelo da entrambi i lati (Fig. 6, 7).

In generale il pile è in poliestere, ma possono essere utilizzate altre fibre quali l’acrilico, il nylon e l’elastan .

Il pelo viene estratto dal tessuto mediante garzatrici costituite da un grande tamburo rotante (botte) su cui scorre il tessuto, circondato da cilindri garzatori dotati di punte metalliche orientati nei due sensi opposti, uno a pelo e l’altro a contropelo. Con tale trattamento il tessuto assume un aspetto peloso e vellutato in superficie, nascondendo l’intreccio della trama e dell’ordito.

Ultimamente viene spesso utilizzato poliestere da riciclo, in quanto le caratteristiche tecniche della fibra riciclata rimangono le stesse dell’originale, ma si calcola che i risparmi ambientali siano enormi.

Il pile è un materiale estremamente caldo a causa della quantità di aria intrappolata nel pelo: il volume d’aria rappresenta infatti in media il 75% dell’intero volume occupato da tessuto. Inoltre è lavabile in lavatrice, irrestringibile, ingualcibile ed economico.

Pe tali motivi viene utilizzato sia nell’abbigliamento sportivo o da montagna, sia nei pigiami, nelle magliette e in altri accessori, dai berretti ai guanti, fino alle pantofole e ai plaid.

Difetti conseguenti all’indosso e alla manutenzione

Il principale difetto è legato al fatto che il pelo bioccola, formando dei grossi neps tipo “Casentino”: queste piccole palline di pelo sulla superficie del tessuto non solo sono antiestetiche, ma riducono anche la durata e le proprietà isolanti del tessuto. Al fine di ridurre l’inconveniente del pilling, il pelo viene cimato dopo la garzatura (Fig. 8, 9).

Manutenzione

Ecco alcune importanti regole per mantenere sani e belli i capi in pile:

  • rivoltare i capi in pile per proteggere la parte esterna;
  • lavare a 30° in lavatrice impostando un ciclo delicato con un detergente delicato;
  • non usare ammorbidente o candeggina;
  • impostate una centrifuga lenta.

Il pile si asciuga molto rapidamente e non richiede attenzioni particolari: basta semplicemente appendere i capi e lasciarli asciugare all’aria aperta per qualche ora (non occorre usare il tumbler).

Uno dei vantaggi del pile in poliestere è la stampa sublimatica, che consente di non danneggiare i pelo e conferisce un’ottima solidità al colore (Fig. 10).

10.Pile in poliestere stampato sublimatico

FELPA

La felpa è un tessuto a maglia rasata derivato per tramatura con l’inserzione di un filo supplementare, in genere di cotone più grosso, che non forma maglia ma solo una legatura del tessuto stesso trattenuto tra le maglie, che successivamente vien garzato per l’estrazione del pelo (Fig. 11).

11.Felpa garzata

Vi sono due tipi di felpa: visibile e invisibile.

Nella felpa visibile, al tessuto di fondo (filato sottile di poliestere o cotone) si aggiunge un filo grosso in cotone che non forma maglia e che spesso viene garzato; in genere tale filo viene inserito tra gli aghi con alternanza 1/3. Si chiama “visibile” perché il filo di tramatura grosso traspare sul dritto del tessuto, formando un ingrossamento. Questo tipo di felpa perde facilmente pelo e, sottoposta a trazione in senso ranghi, la maglia può aprirsi e sgranarsi.

La felpa invisibile è così chiamata perché il filo grosso non traspare, in quanto interviene un terzo filo di legatura sottile. Il pelo ne risulta più trattenuto, quindi sti stacca meno facilmente; sottoposta a trazione in senso ranghi, la maglia non si apre e non sgrana.

Manutenzione

Vale quanto detto per il pile: occorre rivoltare i capi in pile, lavarli a 30° in lavatrice impostando un ciclo delicato, non usare ammorbidente o candeggina, e programmare una centrifuga lenta.

Difetti conseguenti all’indosso e alla manutenzione

Tra i principali difetti, possono formarsi grossi neps con bioccolatura del pelo (Fig. 12). Per ridurre questo difetto si effettua una cimatura del pelo dopo la garzatura.

12.Bioccolatura del pelo prima (sx) e dopo (dx) il lavaggio

Inoltre, spesso avviene il distacco del pelo sulle superfici a contatto: per ridurre questo rischio è necessaria un’estrazione delicata del pelo, usando più garzatrici in serie. Meglio utilizzare la felpa invisibile.

Infine, può verificarsi una stramatura del tessuto: sottoponendo il tessuto a trazione in senso ranghi esso si sgrana per scorrimento delle boccole, a seconda della struttura e del tipo di legatura (Fig. 13).

13.Sgranatura del tessuto su felpa visibile