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La stagione primaverile ha ormai lasciato il passo all’estate: è bene dare una controllata nei nostri armadi per verificare lo stato dei capi d’abbigliamento più pesanti, in modo da poterli indossare nuovamente il prossimo anno senza sorprese. Ecco un elenco dei difetti più frequenti che incorrono a seguito dell’indosso e del lavaggio di giacche invernali

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La giacca invernale ha due compiti. Il primo è quello di scaldarci nelle fredde e piovose giornate invernali, il secondo è di completare e coronare il look che abbiamo scelto di indossare: dal classico piumino trapuntato al bomber imbottito, in similpelle o laminato, oppure capi in denim, fino ai cappotti in pelle o in pelliccia.

In questo articolo tratteremo diversi aspetti a cui potrebbe essere necessario prestare attenzione per conservare al meglio i nostri indumenti.

Grinzature su capi lavabili a secco e ad acqua

L’occorrenza di grinzature è un difetto molto frequente (Fig. 1A+1B). Il tessuto è accoppiato internamente con una maglina: l’azione del percloro, unita all’agitazione meccanica del lavaggio e alla temperatura di asciugamento, provocano il degrado del collante (con distacco localizzato della maglina e conseguente formazione di bolle).

Anche se il lavaggio ad acqua è il meno rischioso, in alcuni casi dopo questo trattamento si manifestano sul tessuto grinze e ondulazioni, la cui geometria differisce normalmente da quella dei capi lavati a secco con solvente. Nel lavaggio con solvente infatti il distacco localizzato del poliuretano provoca una bolla a forma tonda, mentre nel lavaggio ad acqua si formano grinzature a forma lineare e in genere con direzione privilegiata.

È possibile il lavaggio a secco utilizzando come solvente l’idrocarburo, che ha una minor azione aggressiva nei confronti delle resine; il rischio di danneggiamento viene fortemente ridotto se la temperatura di asciugamento non supera i 50 °C.

Distacco della lamina esterna accoppiata a un tessuto interno a imitazione pelle

2. Distacco del film a imitazione pelle

Le cause del distacco (Fig. 2) possono essere varie:

  • La vetustà del capo o un ambiente di stoccaggio anomalo (normalmente l’indumento dovrebbe essere protetto sia dalla luce solare sia da quella artificiale, e mantenuto in condizioni di umidità e temperature controllate, in ambienti ben areati ed esenti da inquinamenti di gas di scarico) provocano l’idrolisi del collante, che perde la sua efficacia dando luogo al distacco degli accoppiati durante l’indosso e la manutenzione.
  • Le reticolazioni non complete delle resine (dovute a sbagliate condizioni di accoppiatura: tempo, pressione ecc.) possono dar luogo spontaneamente a bolle e sfogliature in superficie. Spesso, per dare a un tessuto una mano morbida, l’operazione di reticolazione del collante non viene del tutto completata. Un’imperfetta reticolazione può determinare l’idrolisi del collante.
  • L’azione meccanica e la temperatura di asciugamento possono degradare il collante. Il difetto si può manifestare o al primo lavaggio o nei lavaggi successivi per progressivo degrado della resina collante; si consiglia di asciugare a temperature non superiori a 50 °C.

Degrado di inserti, profili, bordature in finta pelle su giubbotti lavabili a secco con percloro etilene

3. Degrado inserti

Gli inserti sono realizzati con un’anima in fibra e ricoperti con una lamina sintetica imitazione pelle: di tratta quindi di un’accoppiatura di un substrato tessile con un sottile film tramite una resina collante (Fig. 3).

Le cause del degrado sono le stesse relative al distacco del film esterno del capo a imitazione pelle, anzi sono ancora più critiche data la superfice ridotta e tondeggiante delle applicazioni.

Degrado della resinatura esterna a seguito di sfregamenti durante l’indosso e la manutenzione

In Fig. 4, 5, 6 è illustrato il degrado della resinatura esterna [vedi Technofashion ottobre 2021, pag. 36]; nelle zone difettate si nota un accumulo di resina (Fig. 7A+7B).

Le cause di questo problema sono le sollecitazioni di sfregamento durante l’indosso, il sudore, i prodotti a base di alcol (deodoranti, profumi ecc.). Il difetto si evidenzia maggiormente nelle zone sottoposte a maggiori sfregamenti quali i bordi, le patte delle tasche, il collo ecc.

Occorre fare attenzione e verificare la presenza di strane diciture nell’etichetta, ad esempio:

  • “eventuali degradi di colore sono da considerarsi un pregio e sono caratteristici dell’effetto vissuto”;
  • “eventuali degradi di colore nell’uso e nel tempo sono normali e non possono essere considerati dei difetti”.

Degrado dei film lucidi e brillanti ottenuti con film particolari per effetti speciali perlacei

8. Degrado lamina

Il tessuto utilizzato per la confezione del capo in Fig. 8 è stato realizzato accoppiando il tessuto esterno con una lamina metallica, mediante un collante. Le sollecitazioni di sfregamento durante l’indosso, il sudore, i prodotti a base di alcol (deodoranti, profumi ecc.) provocano il degrado e il distacco localizzato della lamina.

Nei tessuti floccati il lavaggio ad acqua in lavatrice a causa dello sfregamento provoca il distacco del pelo flok, soprattutto in quelle zone più sollecitate da usura nell’indosso (quali il collo, le tasche, gli orli, i gomiti, ecc.).

Il lavaggio a secco con percloetilene (P) provoca il degrado del collante e il distacco spesso totale del pelo flok. Come già segnalato nel paragrafo dedicato alla formazione di grinzature, è possibile lavare a secco utilizzando come solvente l’idrocarburo che ha una minor azione aggressiva nei confronti delle resine; il rischio di danneggiamento viene fortemente ridotto se la temperatura di asciugamento non supera i 50 °C.

Apertura delle cuciture

9. Termoadesivo di rinforzo alla cucitura

Talvolta l’assenza del tessuto ai bordi della cucitura, motivata da questioni estetiche e funzionali, provoca l’apertura della cucitura stessa (soprattutto se il tessuto ha una bassa resistenza alla stramatura). Per sopperire a tale problema, internamente alla cucitura viene applicato un termoadesivo che spesso, tuttavia, non sopporta i lavaggi, in particolare per motivi legati alla temperatura e al tipo di solvente (Fig. 9).

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L’articolo continua con:

  • Distribuzione irregolare del materiale di riempimento con zone più voluminose e zone piatte
  • Valore dell’idrorepellenza in relazione ai lavaggi
  • Degrado nella termosaldatura
  • Inserti ottenuti con taglio laser applicati sui capi
  • Perdita di piume
  • Perdita di idrorepellenza
  • Rientro di giacconi in poliestere o in mista con prevalenza poliestere

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