Dopo aver parlato di un primo tipo di tessuto a pelo, il velluto, approfondiamo ora i dettagli dei tessuti floccati

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La stampa flock consiste nel far aderire al tessuto frammenti corti di fibre, chiamate appunto “flock” o “fiocchi”, in genere di viscosa o nylon tinti in pasta.

Il fine è quello di realizzare a disegno un effetto di vellutazione oppure una stampa all over che imiti il velluto (Fig. 1).

1. . Flock all over a imitazione del velluto

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La stampa prevede tre cicli di lavorazione:

  1. stampa a disegno del collante;
  2. applicazione di flock, che può avvenire per via meccanica (caduta o soffiatura sul materiale provvisto di collante, seguita da una soffiatura per eliminare l’eccesso) o per via elettrostatica (con un campo elettrico si provocano l’orientamento e l’accelerazione del flock lanciato perpendicolarmente al tessuto e perfettamente orientato). Nelle zone stampate il collante trattiene il flock e le stesse risultano coperte da uno strato regolare simile al velluto;
  3. trattamento termico, che ha lo scopo di fissare stabilmente la stampa mediante polimerizzazione del collante.

Il tessuto viene poi spazzolato al fine di rimuovere eventuali residui di flock in eccesso, depositatosi durante il trattamento. 

I peli utilizzati sono nylon con diversi titoli e denarature, rotondi o trilobati, viscosa, poliestere, cotone con lunghezza tra 0,2 e 0,8 mm. Si possono anche utilizzare fibre riciclate (Fig. 2).

2. Esempio di stampa flock

La floccatura

Diversi possono essere i supporti utilizzati per la floccatura: legno, vetro, metallo, film adesivanti, plastica sono solo alcune delle possibili scelte.

Una volta floccata, la plastica viene termoformata assumendo la forma stabilita dal progetto: si ottengono quindi differenti tipologie di prodotti, ad esempio gli occhiali.

Tra i supporti segnaliamo anche i film floccati termoadesivati sui tessuti, ancora più critici rispetto ai normali tessuti floccati a causa del possibile distacco del film e di conseguenza del flock ad esso adesivato (Fig. 3).

È possibile miscelare il flock con il glitter per creare effetti luce sul fondo floccato.

3. Distacco per sfregamento del film floccato termoadesivato sul tessuto
Cura e manutenzione

Per evitare il distacco del pelo e la perdita di lucidità e morbidezza, si consiglia il lavaggio a secco delicato a idrocarburi. Per i tessuti a pelo in poliestere si può utilizzare un lavaggio ad acqua a mano delicato.

Danni conseguenti alla manutenzione e all’indosso

A differenza del velluto, ove il pelo fa parte del filato, nei tessuti floccati il pelo è attaccato al tessuto mediante delle colle; pertanto, le sollecitazioni di sfregamento durante l’uso e la manutenzione provocano il distacco del pelo.

La qualità della floccatura in termini di resistenza al distacco del pelo dipende dalla adesività del tessuto sottostante e dal tipo di collante. Nella prova di resistenza all’usura di un tessuto floccato, già a 500 cicli si ha la perdita totale del flock (Fig. 4, 5).

In Fig. 6 si può notare un esempio di perdita del flock del motivo su felpa stampata a flock: questo si verifica nelle parti maggiormente sottoposte a sfregamento durante l’uso e la manutenzione quali i bordi, il collo, le zone spessorate (Fig. 7).

Attenti ai disegni piccoli, che più facilmente sono sensibili al distacco del pelo per la ridotta zona di adesione al substrato tessile (Fig. 8, 9).

Anche se l’aspetto del tessuto floccato è simile, o addirittura migliore, rispetto a quello del velluto, le prestazioni sono diverse in quanto a tenuta del pelo. Per distinguerli tra loro, nel tessuto floccato un semplice sfregamento o una goccia di percloro provocano il distacco della peluria, mentre nel velluto è necessario estrarre meccanicamente il pelo a forma di V (Fig. 10, 11).