In occasione del primo Fashion Annual Talk, organizzato dalla sua Area Studi, Mediobanca ha presentato il rapporto “Focus Moda” che analizza l’andamento di 163 Aziende Moda Italia nel periodo 2013-2017.
I risultati mostrano che, con un fatturato complessivo di 70,4 miliardi di euro nel 2017, la Moda rappresenta l’1,3% del Pil nazionale. Il comparto dell’Abbigliamento ha totalizzato il 40,5% dei ricavi totali, il settore Tessile registra invece un +6,3%.
Negli ultimi cinque anni il fatturato aggregato ha segnato un sostanziale +28,9% e rispetto al 2013 quest’anno l’occupazione nel settore Fashion è aumentata del 19,7%, raggiungendo – grazie ai 59,8mila nuovi dipendenti – quasi 363mila occupati.
Nello stesso periodo le vendite hanno visto una crescita media intorno al +6,6% annuo, nonostante un leggero calo della redditività.
Confronto fra le imprese
Il Focus ha inoltre illustrato come 15 Aziende Moda Italia, nel gruppo delle 163 analizzate, vantano grandi dimensioni e ricavi superiori a €900 milioni, distinguendosi per redditività e liquidità e rientrando a pieno titolo nell’analisi delle grandi imprese europee del Fashion.
Tuttavia, le altre imprese mostrano un incremento del giro d’affari 2013-2017 del 9,5% (contro il +3,5% delle 15) e una maggiore crescita media annua dei ricavi rispetto alle grandi, che sono scese dal 77,7% dei profitti aggregati nel 2013 al 56,2% nel 2017.
Moda italiana all’estero
Il mercato estero è sempre più decisivo nei bilanci delle aziende analizzate, determinando nel 2017 il 63% delle vendite totali (+22,9% invece nel 2013), mentre in confronto le principali società manifatturiere italiane registrano un 56,7%.
La Moda italiana si difende bene nel continente: nei cinque anni analizzati, ben 15 gruppi italiani del Fashion spiccano tra i 43 più grandi a livello europeo (più di un terzo del totale), facendo dell’Italia la nazione numericamente più rappresentata. I competitor francesi, tuttavia, possono vantare dimensioni e fatturato maggiori.
A presentare il Focus Moda la Dottoressa Nadia Portioli, dell’Area Studi Mediobanca, che ha commentato: «A livello di dimensioni le imprese della moda italiana sono piccole ma si difendono bene a livello europeo. Le grandi sono un po’ tartarughe e non sempre chi va piano va sano e va lontano».
L’esperta ha invitato le aziende a unirsi e fare squadra – prospettiva di fronte alla quale spesso si mostrano invece diffidenti – e a investire nella ricerca, nella qualità e in una continua innovazione.