Il Presidente EURATEX Alberto Paccanelli ha presentato le proposte preliminari del nuovo “Circular Economy Action Plan for the Textile value chains” a D. Calleja Crespo – Direttore Generale della DG Ambiente della Commissione Europea.

Il progetto, presentato in occasione del Board of Directors di EURATEX di venerdì 6 dicembre, è mirato a garantire l’uso sostenibile delle risorse e ad affrontare le sfide sempre più urgenti in ambito ambientale, sociale ed economico.

Impegno di Euratex in direzione circolare

La strategia creata da EURATEX, “Prospering in the Circular Economy 2019”, si articola in 12 punti chiave, 6 condizioni e 38 proposte specifiche declinate in 9 azioni.

È il risultato di un’ampia consultazione dal basso verso l’alto con i membri di EURATEX, le associazioni nazionali e di settore e oltre 100 aziende europee e altre parti interessate.

Inoltre, EURATEX anticipa i Voluntary Commitments sottoscritti da 41 amministratori delegati di aziende che accolgono con favore gli ambiziosi obiettivi delle istituzioni dell’UE di affrontare sfide urgenti, mostrare gli insights di azioni già intraprese per portare l’economia circolare nel settore tessile, impegnarsi a continuare a perseguire un uso sostenibile delle risorse e a lavorare in sinergia.

Se adeguatamente supportata, l’Industria del Tessile e Abbigliamento europea può dare un contributo sostanziale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi della Commissione previsti negli orientamenti politici stabiliti dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il direttore generale, D. Calleja Crespo, ha evidenziato che l’economia circolare deve essere «un’opportunità per conciliare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica».

Il commento di Alberto Paccanelli

Alberto Paccanelli ha sottolineato l’orgoglio di EURATEX nel condividere le sue conoscenze uniche sulla produzione tessile, le lezioni apprese attraverso la catena del valore europea e il suo impegno. «Non vediamo l’ora di far parte di una più ampia collaborazione tra imprese, società e autorità che, coordinata dalla Commissione europea, possa elaborare una politica rivoluzionaria per la circolarità e possa consentire all’Europa di aprire la strada a una trasformazione necessaria e urgente».