Con l’avvicinarsi dell’82° Congresso dell’IWTO, che si terrà a Biella dal 12 al 14 giugno, l’organizzazione vuole diffondere la conoscenza delle diverse tipologie di filati e di lane che vengono utilizzati per realizzare i capi di abbigliamento e gli oggetti di design che sono protagonisti della quotidianità, attraverso un percorso tematico che focalizzi l’attenzione sulle proprietà e specificità tipiche di ogni razza ovina. Un appuntamento settimanale per capire più a fondo da dove derivano i filati che stanno alla base di ciò che indossiamo o utilizziamo nella quotidianità.
Capostipite delle razze ovine inglesi odierne, ricciolona lontana erede delle pioniere che accompagnavano l’esercito romano a spasso per l’impero, la Leicester Longwool può essere definita con certezza la hippie dei pascoli britannici.
Il tratto distintivo è il suo vello lungo, pesante e lucido, che può raggiungere anche i 16 kg di peso e caratterizzato da ciocche lunghe anche 45 cm, che toccano il terreno già nel primo anno di vita dell’agnello, ma che grazie a una sapiente lavorazione si trasforma in un filato morbido, la cui lucentezza serica fa della sua lana una fibra rarissima, perfetta per realizzare scialli e sciarpe.