Produzione di Cotone: dove si coltiva e chi sono i produttori di cotone in Italia

In Puglia, nella piana di Capitanata (in Agro San Severo – FG), i due giovani imprenditori Pietro Gentile e Michele Steduto – fondatori del marchio di camiceria Gest – hanno deciso di avviare un’attività coraggiosa: il primo raccolto di cotone completamente Made in Italy.

Il rivoluzionario progetto mira a dare vita a una filiera possibilmente a chilometro zero per la realizzazione di tessuto per camiceria, sviluppando un cluster 100% italiano dedicato alla coltivazione del cotone.

Un «cluster che possa occuparsi di tutte le fasi operative, dal raccolto alla tessitura fino alla manifattura finale del prodotto», come hanno commentato i due imprenditori.

Cotone italiano 100%: un progetto di sostenibilità ambientale e sociale

Dopo aver seminato a maggio un’area di 3 ettari di cotone, Gentile e Steduto hanno provveduto a coltivarla con sistemi avanzati di agricoltura biologica: un sistema di irrigazione a goccia, che permette un risparmio di acqua del 75% rispetto alle colture tradizionali.

Sostenibilità ambientale, quindi, ma anche sociale: il cluster che si intende creare, infatti, impiegherebbe molte risorse umane pugliesi, tutta manodopera qualificata.

Come si produce il cotone. I risultati del primo raccolto

L’iniziativa ha dato i frutti sperati: qualche giorno fa è stato possibile raccogliere 150 quintali di cotone, di primissima qualità a detta degli esperti tessili presenti sul posto.

Al raccolto hanno preso parte il 25 settembre anche Marino Vago, Presidente di Sistema Moda Italia, Pasquale Pazienza, Presidente del Parco Nazionale del Gargano, e i sindaci della zona.

Questo primo raccolto di cotone italiano apre la strada a nuove prospettive di una filiera del Tessile davvero sostenibile e completamente italiana, anche in quelle prime fasi che non ci appartengono più dalla prima metà del secolo scorso.

Il futuro del nostro Tessile avrà la possibilità di esprimere potenzialità sempre più innovative in tutti i passaggi di produzione, permettendo in questo modo un prodotto di eccellenza e una tracciabilità sicura.Marino Vago, Presidente SMI