L’azienda Tecnomeccanica Biellese, fondata nel 1969, si è distinta nel mercato nazionale ed internazionale della progettazione e costruzione di macchine ad impianti di preparazione delle fibre tessili alla filatura.

Nel corso degli anni l’impresa ha maturato un’importante esperienza in tutti i settori in cui vengono lavorate le fibre sciolte (pettinature, filature, produzione di tessuti non tessuti, feltri, ovatte e linee di rigenerazione cascami) ed è inoltre attiva nel settore dell’aspirazione e filtraggio delle arie tecniche.

Tecnomeccanica Biellese cura sia la parte di progettazione sia la costruzione di tutti i componenti relativi agli impianti. La produzione è caratterizzata da un’estrema elasticità, per seguire e risolvere le svariate esigenza dei clienti per i quali viene sempre eseguito un progetto su misura.

A monte di filiera
Le macchine prodotte da Tecnomeccanica si inseriscono in una delle prime fasi della filiera tessile, che porta all’ottenimento prima del filato, poi del tessuto e infine al prodotto finito.

La fibra lavata viene inserita nel ciclo produttivo tramite caricatori apriballe che alimentano i materiali all’interno delle fasi di lavoro.

I vari componenti sono quindi convogliati su specifiche macchine in grado di pulirli, sfioccarli, aprirli e mescolarli con tecnologie diversificate per ciascun tipo di fibra al fine di mantenere inalterate le qualità originali.

Le macchine più utilizzate nel settore delle fibre naturali (lana, cashmere e altri peli animali) sono: apritoi cardalupo e battitori pulitori.

Macchina cardalupo

Miscelazione

La miscelazione globale di ogni lotto è ottenuta mediante celle di mescolatura adatte a contenere l’intera quantità in lavorazione.

All’interno del box le varie fibre vengono stratificate orizzontalmente; quindi un apparecchio fresante provvede al prelievo verticale dei vari strati, travasando l’intera quantità in un secondo box creando, con una serie di passaggi, una miscelazione omogenea e costante.

Le fibre in lavoro sono trasportate mediante tubazioni pneumatiche oppure con nastri a tappeto mobile.

Durante i passaggi di miscelatura, nella fase finale, le fibre ricevono una spruzzata di prodotti chimici liquidi miscelati con acqua per ammorbidire e consentire una migliore lavorazione successiva.

Al termine del ciclo, quando la miscelazione delle fibre è ottimale, il prodotto mescolato viene convogliato in celle di alimentazione carde per poi procedere con le fasi di lavorazione successive.

I prodotti di scarto e le polveri prodotte durante le diverse fasi di lavorazione sono raccolti e smaltiti grazie a impianti di filtraggio che garantiscono la pulizia delle arie tecniche di lavorazione.

Box di mescolatura con fresa fissa
Partnership e differenziazioni produttive
Alta tecnologia ed elevate competenze hanno permesso all’azienda di diventare, negli anni,  fornitore dei più grandi marchi sul mercato della lana e del cashmere quali Loro Piana, Ermenegildo Zegna, Agnona, Piacenza, Botto Giuseppe, Cerruti, Barberis, Reda, ma anche TianYu, Consinee, Erdos, Lempriere, Stucken, Incatops, Mexichem e molti altri.

Grazie a queste doti, unite ad una grande elasticità, sono state possibili delle differenziazioni produttive che hanno portato l’attività a produrre impianti per il settore del riciclo della plastica e di creare una linea produttiva parallela che si occupa di strutture metalliche e arredamento sempre su misura; ma anche di farsi promotrice di progetti legati alla sostenibilità ambientale come il progetto Woolres.