GIEMMEPI propone una linea di adesivazione completamente automatizzata regolata da PLC e Touch Screen da 10”.

È composta dal carico freddo, una grande stazione di carico per articoli di grosse dimensioni o per ospitare più operatori senza interferenze reciproche, lontano da fonti di calore.

I compinenti della linea di adesivazione

L’adesivatrice F8 ha tre zone di riscaldamento separate composte da profili laminati che formano dei pannelli curvi. La precisione di questo sistema permette di avere tolleranze di utilizzo che garantiscono la migliore resa e assicurano un’eccellente adesivazione con tutti i materiali.

Il sistema di pressione, progettato per garantire una pressione costante su tutta la larghezza di lavoro, è composto da 4 rulli di durezza appositamente studiata.

Infine, il nuovo scaricatore automatico, realizzato in versione da 1,2,3,4 piste raccoglie autonomamente i pezzi adesivati. Le fotocellule ad alta risoluzione sono in grado di leggere qualsiasi tessuto in ogni condizione di luce. Le piste dello scaricatore possono funzionare abbinate o separate.
Un altro grande vantaggio, oltre alla totale eliminazione degli operatori allo scarico, è il funzionamento dell’impianto scaricatore solo elettrico.

Tecnologia 4.0, innovazione e qualità
GIEMMEPI progetta e costruisce macchinari per la termoadesivazione per le più svariate esigenze produttive in vari settori industriali: le sue presse vengono prodotte utilizzando materiali di prima qualità, garantendo così un prodotto di alto livello tecnologico e al passo con le innovazioni del settore, in grado di velocizzare la lavorazione e assicurando maggiore efficienza produttiva.

Per soddisfare le esigenze di connettività e le agevolazioni fiscali, GIEMMEPI offre il suo software 4.0 per garantire la connessione tra i macchinari e i gestionali dei propri clienti.

L’ultimo studio effettuato sul consumo delle macchine ha portato a un nuovo sistema di isolamento e di riscaldamento eco con relè a stato solido e termostati “intelligenti”: ora il consumo è sceso a livelli estremamente bassi, il risparmio di energia elettrica è del 52% e quello di CO2 è diventato notevole.