La tracciabilità, cioè la conoscenza di tutti i processi che portano alla produzione, rappresenta un elemento fondamentale per definire la qualità del prodotto, e un consumatore più consapevole del valore legato all’origine di ciò che acquista diventa un consumatore soddisfatto che premia l’economia sostenibile e la produzione della qualità stessa. Su questa convinzione si fonderà il Focus organizzato nell’ambito dell’82° edizione del Congresso Mondiale IWTO 2013 “Excellence in manufacturing – Heritage for the future” in programma a Biella dal 12 al 14 giugno 2013.
Il Focus indagherà nello specifico il valore della “wool awarness” che il consumatore ha del materiale lana. La qualità di ogni capo in lana si definisce già nel momento della selezione delle razze, dipende dai pascoli sui quali si alimentano, dall’attenzione che gli allevatori mettono nel curare le greggi. Primo e fondamentale processo nella selezione delle lane è l’attenta osservazione del vello sucido per definire le caratteristiche e le rese che determinano la selezione qualitativa delle tipologia di lana, che attraverso i processi di lavaggio, di cardatura e di pettinatura comincia a prendere forma. I colori, le trame e le geometrie sono poi il risultato di un sapiente lavoro di tintoria, filatura, tessitura, realizzato da aziende che, come nel caso di quelle del distretto di Biella, hanno saputo innovare la tradizione, producendo con sistemi ipertecnologici quel filato o quel tessuto che sarà la base di partenza per la creazione di abiti e accessori.