Canapa Tessile, La Fibra E il Tessuto

In molti settori la canapa rappresenta una risorsa e una possibile soluzione per il futuro: vediamone vantaggi e criticità

di Vittorio Cianci, Lart

Canapa: che tipo di fibra è?

Oggi la canapa viene utilizzata per molti scopi: si sfrutta ogni suo elemento, dalla materia di prima qualità allo scarto. Non solo: è caratterizzata da applicazioni multisettoriali e oltre al Tessile si utilizza anche in ambito alimentare, nell’edilizia, nella cosmesi, nelle vernici e così via.

A parte i suoi molteplici usi, la canapa può essere coltivata a lungo nello stesso terreno senza impoverirlo, perché le radici rilasciano azoto e assorbono i minerali presenti che vengono concentrati sulle foglie. Inoltre contribuisce a ridurre l’effetto serra, in quanto è un ottimo convertitore di anidride carbonica in ossigeno.

Canapa e componenti

Ciascuna delle parti che compongono la canapa è utilizzata per un diverso scopo (Fig. 1A-E).

Dopo la coltivazione, il taglio e la macerazione c’è la scotolatura/stigliatura (che divide la pare fibrosa dal canapulo).

La parte fibrosa viene nuovamente pressata in balle, mentre il canapulo potrà essere utilizzato come base per biomateriali, bioplastiche, lettiere per animali, prodotti per colture vegetali, isolante termico, carta.

Canapa tessile: caratteristiche della fibra

“Sostenibilità” significa anche sviluppare nuove proposte di prodotto e nuovi modelli di business con tradizioni territoriali, oltre a creare in loco una filiera della canapa basata sul rapporto tra risorsa naturale e territorio (Fig. 2, 3, 4).

La fibra di canapa è costituita da un insieme di fibre primarie e secondarie:

  • le primarie si trovano nella parte più esterna del fusto, hanno una parete prevalentemente cellulosica e una lunghezza di 40 mm;
  • le secondarie hanno una parete più lignificata e sono più corte (una lunghezza media di 20 mm).

Le fibre primarie sono considerate più adatte a un uso tessile, per via della loro lunghezza. Nell’abbigliamento si usano le fibre micronaggio da 10 a 30 micron (no 14-18) (Fig. 5).

5 – Vista longitudinale della fibra di canapa
Il progetto del Comitato ProCanapa
Quest’anno a Carpi è nato il Comitato ProCanapa, con un progetto di filiera che si fonda su due obiettivi principali:

  • promuovere la conoscenza delle proprietà e delle molteplici applicazioni industriali della canapa;
  • far scoprire le molteplici opportunità offerte dalla produzione e trasformazione di questo materiale, a tutto vantaggio del territorio.

L’organizzazione si è adoperata nel lancio di un progetto che punta ad alimentare la ricerca e la sperimentazione sulle innumerevoli possibilità di impiego della fibra di canapa, finora in gran parte spesso importata dalla Cina.

Il modo per farlo passerebbe dal creare un punto d’incontro fra le diverse tradizioni che legano Carpi al settore del Tessile, utilizzando i laboratori tessili esistenti in collaborazione con la nuova Università che sta nascendo in città.

Il progetto potrebbe rappresentare un’occasione per rilanciare l’economia del distretto tessile producendo capi in canapa ad alto valore aggiunto.

Come si ottiene il tessuto di canapa? Fasi del progetto

  1. Selezionare i semi adatti per la coltivazione di canapa uso tessile.
  2. Progettare un sistema per la stigliatura e mercerizzazione della canapa uso tessile collaborando con altri soggetti già individuati.
  3. Creare con altri soggetti un mini-impianto di filatura per la canapa a tiglio lungo e corto, successivamente procedere a un impianto industriale.
  4. In attesa di realizzare il tutto con l’acquisto di filati di canapa in commercio (origine non italiana), creare un campionario di tessuti a maglia e a navetta, coinvolgendo gli attori del comprensorio allo scopo di sensibilizzare gli imprenditori del settore alla produzione di capi in canapa ad alto valore aggiunto.

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