Per via dell’alto rischio di inquinamento ambientale dovuto al processo di tintura tessile, le industrie del settore si stanno impegnando nella ricerca di metodologie meno costose e più rispettose dell’ambiente per colorare i propri prodotti. Sfortunatamente, riuscire a trovare sostanze naturali adatte allo scopo non è semplice.

L’agricoltura, l’Industria alimentare e l’Industria del legname producono grandi volumi di rifiuti, sia solidi che liquidi, derivanti dal loro ciclo di produzione. Questi rifiuti pongono costanti problemi di smaltimento e di inquinamento potenzialmente molto gravi, oltre a rappresentare una perdita preziosa di biomasse e nutrienti.

Tessile, tecnologie eco-friendly per coloranti naturali

La startup NATDYES ha sviluppato un modo per risolvere entrambi i problemi: brevetta infatti tecnologie eco-friendly per l’estrazione di colori naturali da diverse specie vegetali e da rifiuti agro industriali, che rappresentano una fonte virtuosa e strategica per i coloranti tessili naturali, data la loro abbondanza a costi minimi. L’ideatore della startup, Farouk Mhenni – ricercatore presso la FacoltĂ  di Scienze di Monastir in Tunisia – ha pensato ad esempio di recuperare le sanse esauste dalla produzione di olio di oliva e utilizzarle per colorare le fibre.

Il docente, con il supporto dell’MFC Pole – Distretto tecnologico di Monastir focalizzato sul settore del tessile e dell’abbigliamento – ha fondato startup all’interno del Tecnopolo, che brevetta tecnologie sia per la colorazione dell’indumento finale che delle singole parti. L’MFC punta a creare una rete di imprese, centri di ricerca, universitĂ  e startup, locali e straniere, a cui offrire servizi, competenze tecniche, infrastrutture e tecnologie per favorire le sinergie e la nascita di progetti esportabili e all’avanguardia.

La startup ha avviato inoltre una collaborazione a scopo consultivo con il Tecnopolo Bio Industry Park di Ivrea, per un trasferimento di competenze in ambito di strategie gestionali, finanziarie ed economiche.

 

Il progetto del professor Mhenni, nel 2015, ha vinto la seconda edizione del Cluster Event – Start Up Award organizzato dall’MFC Pole di Monastir, poiché, realizzando un circolo virtuoso fra  il concetto di rifiuto naturale e quello di tintura naturale, è stato considerato un approccio innovativo allo sviluppo sostenibile.