La gonna da uomo pensata come alternativa al pantalone: un capo sartoriale che nasce dalla modellistica Donna ma si adatta al design e alle forme maschili, in linea con la tendenza Genderless.

La gonna Uomo di Mara Borsini nasce da precise regole di simmetria che moderano ogni passaggio costruttivo: il rispetto degli appiombi, l’uguale ripartizione degli elementi su ambo i lati, la lunghezza e la vestibilità del capo

 

Tutti sogniamo un capo di abbigliamento che ci faccia sentire liberi di muoverci, di vestirci, di pensare senza costrizioni: ancora meglio se si tratta di un progetto caratterizzato dall’eccellenza della creatività e della manifattura Made in Italy.

Il progetto “W” (Without Gender Schemes) è stato brevettato da Mara Borsini, giornalista e designer di Moda che, dopo gli anni di formazione nel campo del design e una intensa attività nell’Industria del Tessile/Abbigliamento, ha deciso di spostarsi a Pisa e fondare un’attività fuori dagli schemi.

Introduzione e nascita del progetto “W”
La gonna Uomo “W” (modello classico) realizzata da Mara Borsini

Nato nel 2015, “W” si basa sulla creazione di un modello di gonna Uomo in tendenza Genderless, ingegnerizzato per essere prodotto nella stessa linea del pantalone.
L’idea nasce da una semplice osservazione che ritiene il guardaroba maschile (nella cultura occidentale) imprigionato da un’eccessiva staticità, che lo frena e lo limita da sempre al pantalone: in confronto i capi femminili sono caratterizzati da una maggiore varietà e da un continuo cambiamento e aggiornamento.

Con questa consapevolezza sono nati i primi disegni e modelli sviluppati da Mara Borsini stessa nello studio/laboratorio di Pisa.

Una volta messa su carta l’idea, il primo step è stato quello di analizzare le proporzioni medie del corpo maschile; un’accurata ricerca antropometrica in cui sono stati misurati e valutati modelli con diverse conformazioni e caratteristiche fisiche.

Tutti questi dati sono serviti per elaborare statistiche e misure ideali sulle quali iniziare a lavorare.

La scelta del modello ideale

Tasche della gonna Uomo, modello classico

È stato fondamentale selezionare con grande attenzione il modello di pantalone ideale da cui partire per la modifica: l’obiettivo era quello di creare un pezzo sartoriale nella forma e nei dettagli, ma industriale nella confezione.

La scelta è ricaduta su un pantalone a linea classica da uomo, semi elegante ma con un appiombo perfetto, affinché la sua impostazione rispettasse appieno il dritto filo del tessuto. In tal modo il tessuto non crea alcun difetto, accondiscende ogni movimento del corpo, senza mostrare mutamento o eccedenza, soprattutto nei punti nevralgici del dietro e del davanti del cavallo che – per realizzare la gonna – doveva essere tolto.

Una volta studiato e analizzato ogni minimo particolare è iniziato il confezionamento, che prende avvio dallo studio e definizione del cartamodello, per giungere fino alla produzione del capo finito.

La realizzazione di “W” in tre step

Dettaglio del taschino pensato per portare comodamente uno smartphone

Le fasi di realizzazione sono state tre:

  1. il disegno del cartamodello. Durante la prima fase si è partiti proprio dall’appiombo, utilizzato per arrivare a una quadratura perfetta del modello. Questa, che solitamente è la fase più creativa del processo, per Mara e il suo team è stata la fase più complicata, in quanto non si avevano altri modelli di gonna da uomo con cui confrontare il proprio lavoro. È in questo momento che sono stati determinati la natura del capo, i suoi principali valori e il modo in cui doveva essere lavorato;
  2. lo studio della prototipia del capo. La creazione del primo prototipo è stata affidata a una piccola sartoria locale, che ha dato vita a un modello di taglia 48 in drop 6. Fondamentali, per mantenere la stessa vestibilità del pantalone, sono risultate le misure della circonferenza vita, del bacino, la lunghezza della gonna e l’aggiunta delle pinces, per bilanciare la differenza di misura bacino/vita. Tutti i parametri utilizzati sono quelli della conformazione fisica media da uomo precedentemente raccolti.
  3. il confezionamento, con il taglio e un’attenta ottimizzazione del tessuto e delle fasi di assemblaggio. L’ultima fase del lavoro è stata quella di finitura, che – oltre a definire tutti gli accessori principali di arricchimento al capo, come zip, bottoni, tasche, cinture e rivetti – ha incluso anche l’organizzazione di un fitting, ossia la prova della gonna indosso a un modello uomo.
    Questo per Mara è stato lo step più emozionante, perché le ha concesso di vedere la propria idea prendere vita; in quel momento “W” non è più stato solamente un progetto astratto ma un prodotto reale, realizzabile e realizzato.

Ero davanti a un nuovo indumento, un capo di abbigliamento per la Moda maschile da indossare in alternativa al pantalone ma con la sua stessa eleganza e – forse anche maggiore – comodità.Mara Borsini

Modelli e tessuti Made in Italy

La gonna Uomo “W” modello casual

Oltre che alla forma della gonna, un’attenzione particolare è stata riservata anche alla scelta dei tessuti: tutti di alta gamma e Made in Italy, presi in prestito dagli abiti da uomo più tradizionali, quindi gessati blu, rigati e classici monocolore total black in pura lana.

Oltre a un prototipo elegante classico ne è stato realizzato anche uno casual, in denim a “5 tasche”, e un altro in Principe di Galles (in tartan e in velluto per le stagioni più fredde, mentre in seta e lino con un tocco di elastomero per l’estate); nei progetti futuri c’è inoltre lo studio di un modello luxury in puro cashmere.

Funzionalità, vestibilità e personalizzazione
Tasche e cerniera davanti, modello casual

Un punto di forza della gonna da uomo “W” è che, pur indossato come una gonna, è caratterizzato da un design maschile e mantiene le stesse funzioni d’uso di un pantalone in quanto capo sartoriale di eccellenza.

Nasce infatti da precise regole di simmetria che moderano ogni passaggio costruttivo: il rispetto degli appiombi, l’uguale ripartizione degli elementi su ambo i lati, la lunghezza e la vestibilità del capo.

La lunghezza della gonna è di cruciale importanza: per questo, come per il pantalone, viene calcolata non solo in rapporto all’altezza fisica della persona ma anche all’altezza del risvolto desiderato e del modello di calzatura scelto. Come per un pantalone, è possibile realizzare qualunque lunghezza: short, al ginocchio, longuette o al malleolo.

Più complicato è il discorso che riguarda l’ampiezza del fondo, che non deve essere né troppo larga né troppo stretta, volta al raggiungimento di una discesa asciutta e lineare.

Un altro punto di forza è la perfetta vestibilità: si tratta di un capo concepito artigianalmente, destinato a esaltare l’individualità di chi lo indossa e delle sue forme. Ogni minimo dettaglio è stato calcolato e studiato minuziosamente, in modo da far sentire l’utilizzatore sempre a proprio agio.

Non bisogna dimenticare che c’è l’opportunità di personalizzazione il capo, non solo nella taglia, nella forma e nella lunghezza della gonna ma anche nel tessuto e nei vari accessori che la arricchiscono.

Il futuro del progetto “W”

L’obiettivo di Mara Borsini per il futuro è quello di realizzare una capsule collection in outfit genderless, magari con l’aiuto di un’azienda moderna e dalla visione lungimirante, fatta di modelli che siano attuali, di grande stile e comfort.

Per la designer, “W” non è quello che potrebbe esser visto come un capo nato dalle mode del momento, una semplice provocazione da sfilata, ma è una vera e propria alternativa al pantalone: è la risposta concreta al desiderio crescente di un’immagine maschile confortevole e libera dagli schemi di genere, accessibile e reale per tutti.