Cresce il fatturato dei tessuti lanieri ma è ancora “un lavoro in solitudine”

Sono buone le performance delle aziende laniere italiane, con fatturato in crescita del +5,2% ed export a quota +8%. Quanto emerge dai primi dati diffusi da Ideabiella all’apertura di Milano Unica è un importante segnale di fiducia da parte di un segmento particolarmente significativo della tessitura italiana ed europea, che nel 2012 ha fatto segnare positivi risultati in controtendenza rispetto al più generale andamento della tessitura italiana.

“I risultati, nel complesso positivi conseguiti dalle aziende espositrici di Ideabiella – sostiene Pier Luigi Loro Piana, Presidente di Ideabiella – sono il frutto del lavoro in solitudine degli imprenditori e dei loro collaboratori. La crisi si è però fatta sentire anche nelle nostre aziende: è diminuita mediamente del 5% la produzione in volume e abbiamo avuto un calo, seppur limitato, dell’occupazione. Da anni, come settore chiediamo di ridurre il cuneo fiscale e i costi dell’energia che ci penalizzano nella competizione globale, registrando un completo disinteresse da parte di chi, a parole, continua a sostenere l’importanza del ruolo della manifattura. Ai vari governi, alle istituzioni, al mondo del credito abbiamo ripetutamente chiesto di fare sistema ma, salvo lodevoli eccezioni, abbiamo ottenuto solo riconoscimenti verbali. Ancora una volta, con le collezioni che presenteremo a Milano, tuttavia, dimostreremo la nostra volontà e la nostra capacità di guardare al futuro nell’interesse delle nostre aziende, dei nostri collaboratori e delle loro famiglie, dei territori in cui operiamo, contribuendo con la qualità, la creatività e l’innovazione dei nostri tessuti a tenere alto il nome del made in Italy nel mondo”.

Di segno opposto risultano invece fatturato (-4,2%) ed export (-0,8%) delle aziende del comparto cotone-lino-seta.