Per venire incontro proprio agli operatori del Tessile-Moda, la realtà francese Sopra Steria (specializzata in consulenza a livello europeo, i servizi digitali e lo sviluppo software) ha creato FOSD – Fashion Open Sustainability Data Platform, che sarà lanciata entro quest’anno.
Si tratta di una piattaforma che realizza un gemello digitale della catena del valore down-stream.
Permette di verificare come il recupero e il riutilizzo degli scarti di lavorazione apportino un contributo positivo all’attività aziendale, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale sia in termini di immagine.Michele Ferrero, Direttore Mercato Fashion di Sopra Steria Italia
Un controllo a 360°
Oggi, in media, dal tessuto all’abito finito si spreca dal 20 al 45% del materiale. Il vantaggio di riutilizzare gli scarti industriali pre-consumo è che, rispetto a quelli post-consumo, questi non sono ancora stati abbinati ad altri componenti quali bottoni, rivetti, cuciture e altro.
L’elaborazione eseguita dalla piattaforma raggiunge un livello di dettaglio specifico sul singolo capo creato, e si amplia fino ai dati aggregati sull’intera collezione o sull’intera produzione in un determinato periodo di tempo.
La filiera è molto trasversale, quindi difficile da gestire in modo uniforme e controllato: comprende produttori di filati e tessuti, brand, terzisti, assemblatori, façonisti, smaltitori e riciclatori.
Grazie alla piattaforma FOSD di Sopra Steria, si supera questo problema, perché con la blockchain si possono individuare i lotti degli scarti e seguire passo passo la loro lavorazione, fino al rientro in azienda come materia prima: informazioni certe su dove sono stati trasportati e lavorati garantiscono il loro corretto recupero e riutilizzo.
In più si hanno dati chiari sul proprio impatto ambientale tramite la metodologia LCA – Life Cycle Assessment, che prevede il calcolo di quanto viene riciclato, quanto finisce in discarica e quanto viene incenerita.Michele Ferrero
Agire su tutto l’ecosistema del Tessile-Moda
Pensata per i confezionisti e i brand di abbigliamento, FOSD può essere modulata anche per i tessitori. Un progetto europeo della Regione Piemonte ha stimato che nel solo distretto tessile biellese si producono 3.700 kg di scarti al giorno. Se si moltiplica questo dato per gli altri distretti tessili si ottiene un “tesoretto” significativo che attende di essere recuperato e adeguatamente reinserito nel circolo produttivo.
«La piattaforma – prosegue Michele Ferrero – offre vantaggi anche agli impianti di riciclo e ai raccoglitori. L’ottica è quella di agire su tutto l’ecosistema del Tessile-Moda».
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