L’andamento delle esportazioni e delle importazioni della tessitura italiana nel primo trimestre del 2014 conferma l’inversione del trend negativo registrato nel 2013 e appare in linea con le più generali previsioni degli organismi economici internazionali e del Centro studi di Confindustria. Ci sono segnali di ripresa in Europa, mentre si registrano rallentamenti nelle economie del Far East, Cina e Giappone in testa. I dati presentati in occasione della presentazione della prossima edizione di Milano Unica (dal 9 all’11 settembre 2014) mostrano che per quanto riguarda la tessitura, nel periodo considerato le esportazioni sono complessivamente cresciute del 6%, con l’Europa che cresce del 10,4%, mentre l’export verso i Paesi extra UE si attesta sull’1,1%. Un dato frutto della crescita di tutti i comparti merceologici che compongono la tessitura italiana, ad eccezione dei tessuti di cotone (-1,0%).
All’interno del mercato europeo risultano in forte crescita le esportazioni verso Romania (+20,2%), Spagna (+16,2%), Portogallo (+15,2%), Polonia (+25%) e Bulgaria (+20,5%), mentre, tranne la Gran Bretagna (+5,1%), si registra un andamento piatto verso i nostri più tradizionali riferimenti, Germania e Francia in testa, che restano comunque molto importanti per i volumi e il valore dei loro acquisti.
Tra i Paesi extra UE le buone notizie provengono praticamente solo dagli USA (+16%), mentre presentano un segno meno la Repubblica popolare cinese (-5,5%) e Hong Kong (-3,3%) che durante gli anni più duri della crisi, avevano fatto da parziale camera di compensazione rispetto al crollo dei nostri mercati più tradizionali. Andamento negativo che si accompagna a quello del Giappone (-11,1%).
Da segnalare, poi, anche la crescita delle importazioni (+10%), che indicherebbero anche una qualche ripresa della domanda interna. In testa, in ordine di importanza, troviamo: Cina (+6,6%) e Turchia (+15,3%), che da sole arrivano al 50% dell’intero valore delle importazioni nel periodo considerato. Da segnalare poi la crescita dell’import dal Pakistan (+28,7%), che si attesta al terzo posto tra i Paesi da cui compriamo tessuti, frutto della sciagurata decisione dell’Europa di azzerargli i dazi di ingresso.
Una filiera molto specifica, ma importantissima nella tradizione tessile-accessori italiana sarà al centro di un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Milano Unica e Pitti Immagine che hanno voluto dare vita a “Denim Italiano: Italian Denim Makers”. Un progetto speciale dedicato alla filiera del capo lavato italiano e alle sue qualità uniche, alla sua proiezione internazionale e alle nuove opportunità che questo offre al mercato globale di alta gamma. Una mostra-evento pensata per rappresentare un gruppo di aziende italiane e la loro eccellenza produttiva, una filiera tutta italiana, dalla progettazione al capo finito, dall’abbigliamento agli accessori.