Secondo l’EUIPO, l’Italia è tra i Paesi dell’Unione Europea più colpiti dal fenomeno della contraffazione: ogni anno si registrano 1,7 miliardi di euro in mancati ricavi nel settore moda e la perdita di 19.000 posti di lavoro.
L’obiettivo del progetto PBR Fashion è combattere la contraffazione promuovendo un racconto autentico che valorizzi il know-how degli artigiani, l’economia circolare, la qualità dei tessuti e delle lavorazioni che contraddistinguono il Made in Italy autentico.
Tecnologie utilizzate nel progetto
PBR Fashion nasce da un team di 8 ricercatori che già da diversi mesi sta studiando come rendere la rappresentazione digitale di vestiti e accessori incredibilmente realistica con tecnologia Physically Based Rendering (PBR), creando modelli 3D avanzati in grado di riprodurre con fedeltà la percezione di texture, materiali e rifrazioni della luce.
A questo si aggiunge l’implementazione di etichette 4D intelligenti, stampate con materiali “stimuli-responsive”, capaci di reagire a sollecitazioni fisiche o ambientali; questi supporti, difficili da replicare, possono essere facilmente autenticati tramite smartphone, garantendo un’efficace barriera contro la contraffazione.
Un’alternativa a Fast Fashion e moda contraffatta
Il progetto va oltre la fruizione esclusivamente visiva dei rendering digitali: offre una fruizione multisensoriale che integra suoni e vibrazioni, arricchendo così l’esperienza anche in ambienti di realtà estesa (XR).
Infine, grazie al metodo PBR Fashion, la trasparenza, la tracciabilità e la sostenibilità lungo tutta la filiera sono garantite dall’impiego di tecnologie blockchain. Questo approccio favorisce una maggiore consapevolezza sull’origine dei capi, sul processo produttivo e sulle loro potenzialità di riciclo.
Il progetto PBR Fashion è promosso dal Politecnico di Milano con il coordinamento del PhD Ing. Vito Santarcangelo, amministratore della iInformatica Srl, nell’ambito del programma MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, Partenariato Esteso finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) con fondi PNRR.
L’obiettivo di MICS Made in Italy Circolare e Sostenibile è quello di promuovere la sostenibilità nei settori chiave del Made in Italy, con particolare attenzione a tre settori industriali strategici tra cui l’abbigliamento-moda.
Le azioni principali sono orientate:
- all’innovazione dei processi produttivi attraverso soluzioni digitali;
- all’implementazione di principi di eco-design per ridurre l’impatto ambientale;
- allo sviluppo di materiali sostenibili, privilegiando quelli riciclati e riutilizzabili.
I progetti MICS toccano infatti una o più delle 8 aree tematiche di ricerca che lo caratterizzano, denominate Spoke. Ogni Spoke identifica un settore di ricerca nell’ambito della quale i partner di MICS collaborano seguendo un percorso comune.
- SPOKE 1: “Design digitale avanzato: tecnologie, processi e strumenti” guidato da Flaviano Celaschi, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna;
- SPOKE 2: “Strategie di eco-design: dai materiali ai sistemi prodotto-servizio (PSS)” guidato da Giuseppe Lotti, Università degli Studi di Firenze;
- SPOKE 3: “Prodotti e materiali verdi e sostenibili da fonti non critiche e secondarie” guidato da Pierluigi Barbaro, Consiglio Nazionale delle Ricerche;
- SPOKE 4 “Materiali intelligenti e sostenibili per prodotti e processi industriali circolari e aumentati” guidato da Domenico Caputo, Università degli Studi di Napoli Federico II;
- SPOKE 5: “Fabbriche e processi a ciclo chiuso, sostenibili e inclusivi” guidato da Sergio Terzi, Politecnico di Milano;
- SPOKE 6: “La manifattura additiva come fattore dirompente della Twin Transition” guidato da Federica Bondioli, Politecnico di Torino;
- SPOKE 7: “Modelli di business innovativi e orientati al consumatore per catene di approvvigionamento resilienti e circolari” guidato da Ilaria Giannoccaro, Politecnico di Bari;
- SPOKE 8: “Progettazione e gestione della fabbrica orientata al digitale attraverso l’Intelligenza Artificiale e gli approcci basati sull’analisi dati” guidato Daria Battini, Università degli Studi di Padova
Finanziamenti
La realizzazione di questi progetti è resa possibile da una dotazione di oltre 125 milioni di euro – di cui 114 milioni provenienti dai fondi del PNRR e più di 11 milioni di cofinanziamento da parte dei 13 partner privati di MICS – che hanno reso il Partenariato protagonista nella realizzazione della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR.
Questo ammontare rappresenta il più alto mai stanziato per progetti di ricerca nell’ambito dell’economia circolare e sostenibile in Italia, con l’obiettivo di creare un ambiente di ricerca pubblico-privato condiviso, autosufficiente, auto-rigenerativo, affidabile, sicuro e sostenibile, dalla progettazione alla produzione.
Di questi fondi, il 40% di quelli pubblici è destinato al Mezzogiorno, territorio soggetto a un recente e importante sviluppo tecnologico e industriale.