ACIMIT – l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili ha diffuso i risultati emersi dall’indice degli ordini per le macchine tessili elaborato dal proprio Ufficio Studi: gli ordini segnano un -19% nei mesi da aprile a giugno 2019 rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. Il valore dell’indice si è attestato a 84 punti (base 2015=100).

Mentre sul mercato interno gli ordini dei costruttori italiani sono risultati stazionari rispetto al secondo trimestre 2018 (il valore assoluto dell’indice è stato di 140,1 punti), si registra una cifra negativa sui mercati esteri, dove si è verificata una flessione del 21% conl valore assoluto dell’indice pari a 78,6 punti.

Una prospettiva ottimistica

Secondo il presidente di ACIMIT Alessandro Zucchi, l’indice degli ordini riflette con precisione la situazione riscontrata nella prima parte del 2019 dagli imprenditori in molti mercati.

Tra i principali motivi, sicuramente l’incertezza derivante da un quadro geopolitico carico di tensioni. Nel settore meccanotessile inoltre ha avuto il suo peso l’attesa per ITMA che si è svolta a Barcellona in giugno: la fiera quadriennale propone le soluzioni maggiormente innovative per la tecnologia tessile, quindi «molti nostri clienti hanno procrastinato gli investimenti per attendere le novità presentate in fiera», ha spiegato Zucchi.

Il successo in termini di visitatori e di contatti registrati dai costruttori italiani durante la manifestazione fieristica fa sperare in una chiusura d’anno in crescita sui mercati esteri.

La filiera tessile e il Decreto Crescita

Zucchi ha inoltre commentato il recente Decreto Crescita, affermando che i previsti interventi a favore delle imprese sono importanti. «La riconferma del superammortamento, la Nuova Legge Sabatini, l’agevolazione finanziaria del 50% dei costi sostenuti dalle imprese per l’attività di trasformazione tecnologica e digitale erano attesi da tanti imprenditori, che grazie al piano Impresa 4.0 hanno visto crescere nuovamente le vendite sul mercato interno».

Ora, però, è necessario che il pacchetto di misure 4.0 possa assumere un carattere strutturale. Come sottolinea Zucchi, il mercato interno è stato caratterizzato da una curva molto fluttuante negli ultimi due anni, come dimostrato dall’indice degli ordini ACIMIT: di fondamentale importanza è «dare continuità a strumenti che servono non solo all’ammodernamento della filiera tessile, ma alla sua sopravvivenza in ambito internazionale, garantendone un’ulteriore maggiore competitività».