Il progetto “Fashion Deserves the World”, presentato da Camera Nazionale della Moda italiana in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato e delle passerelle di Milano Uomo (20 giugno), offre una formazione professionalizzante in ambito Moda a 15 giovani rifugiati e migranti.
“Fashion Deserves the World” non è solo un’opportunità per i rifugiati, ma anche e soprattutto per le aziende italiane: nei prossimi 3-4 anni con i pensionamenti ci saranno 40.000 posti vacanti.
Per formare nuove competenze servono due anni e sarebbe un disastro perdere la qualità del nostro artigianato, di chi lascia il lavoro senza eredi propri. Il nostro obiettivo è trovarne e in questo senso migranti e rifugiati sono dei patrimoni.
Carlo Capasa, Presidente di CNMI
Destinatari e prospettive di lavoro per rifugiati e migranti
Il bando è aperto a migranti, rifugiati e apolidi con una buona conoscenza della lingua italiana e un forte desiderio di lavorare nel settore della Moda.
Le candidature, da inviare sul sito di Mygrants, verranno vagliate dalla startup e sottoposte a CNMI.
I 15 finalisti seguiranno degli incontri di formazione per poi intraprendere dei percorsi lavorativi nelle varie aziende associate alla Camera della Moda.
Per portarlo avanti, CNMI collabora con Mygrants, startup e società benefit fondata e guidata da Christian Richmond Nzi, che offre a rifugiati e migranti programmi di micro-learning in tre lingue per consolidare le loro competenze facilitando l’ingresso nel mondo del lavoro.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Ethical Fashion Initiative, l’iniziativa delle Nazioni Unite sulla Moda etica, e si inserisce nel programma intrapreso da CNMI nel 2018 per promuovere l’inclusività e la valorizzazione della diversità nella Moda.