Nel periodo luglio-settembre 2021, stando ai dati raccolti da Acimit, la raccolta degli ordini per le macchine tessili italiane resta positiva, nonostante la leggera flessione rispetto ai mesi prima del periodo estivo.

Nel terzo trimestre si registra infatti una crescita del 66% rispetto al medesimo periodo del 2020; il valore dell’indice si è attestato a 119,8 punti (base 2015=100). La crescita ha riguardato sia il mercato italiano sia quello estero. L’incremento degli ordini interni è stato del 130% rispetto al periodo luglio-settembre 2020; mentre quello degli ordini esteri si è attestato al 54%.

L’andamento dell’indice rispetto al secondo trimestre è invece in contrazione (-17%), complice la pausa estiva e una domanda di macchinario che si è andata stabilizzando nel corso degli ultimi mesi.

È la prova che le nostre aziende hanno saputo rispondere con celerità alle nuove condizioni di mercato, come spesso è avvenuto anche in altri periodi storici. La capacità di adattamento e la spiccata flessibilità fanno parte del DNA delle imprese italiane, non solo quelle del nostro settore.Alessandro Zucchi, Presidente ACIMIT
Previsioni per il Meccanotessile italiano

Il buon momento del Meccanotessile italiano dovrebbe proseguire anche nell’ultima parte dell’anno, come rileva l’indagine ACIMIT. Infatti, i costruttori italiani prevedono una crescita della raccolta ordini nell’ultimo trimestre dell’anno, sia all’estero che in Italia.

Stiamo assistendo ad una ripresa delle manifestazioni fieristiche in presenza: ciò accresce il clima di fiducia tra gli operatori del settore, ripristinando una situazione di quasi normalità. Dobbiamo, però, fare tesoro di questo periodo non ancora completamente alle nostre spalle.Alessandro Zucchi, Presidente ACIMIT

In particolare, il Presidente Zucchi incoraggia a proseguire sulla strada della transizione digitale e loda la proroga degli incentivi per gli investimenti 4.0 inserita nella bozza della legge di bilancio, mentre critica il ventilato dimezzamento delle aliquote previste per il credito d’imposta.