Il periodo di ottobre-dicembre 2020 ha portato con sé una diminuzione di ordini per le macchine tessili italiane del 5% rispetto al medesimo periodo 2019. Il valore dell’indice si è attestato a 90,0 punti (base 2015=100).
Sono disponibili i risultati dello studio elaborato per il quarto trimestre 2020 da Acimit, che evidenzia una performance negativa sia all’estero sia in Italia:

  • sui mercati esteri la raccolta ordini ha registrato una flessione del 5% e il valore assoluto dell’indice è stato pari a 85,3 punti;
  • all’interno della Penisola si è riscontrato un calo del 6% sul quarto trimestre 2019, con un valore assoluto dell’indice di 132,9 punti.

Su base annua, l’indice totale segna un arretramento del 26% rispetto all’anno precedente. Il risultato è stato determinato dal deciso ridimensionamento della raccolta ordini nella prima metà dell’anno, non completamente bilanciata dal progressivo recupero negli ultimi due trimestri del 2020. All’estero la flessione è stata del 25%, sul mercato domestico la raccolta ordini ha ceduto il 30%.

Le forti limitazioni agli spostamenti e la cancellazione della maggior parte delle manifestazioni fieristiche hanno condizionato pesantemente l’attività del settore, già messo a dura prova da un generale rallentamento degli investimenti nel Tessile.

Una profonda incertezza permea anche il 2021. Non si scorgono segnali di ripresa in questa prima metà dell’anno. La campagna di vaccinazione è partita a rilento, pregiudicando il ripristino delle condizioni di sicurezza per gli spostamenti del nostro personale, sia tecnico sia commerciale.

Prevediamo un parziale recupero solamente a partire dal secondo semestre dell’anno.Alessandro Zucchi, Presidente di ACIMIT

ITMA 2023

Intanto è stata lanciata ufficialmente ITMA 2023, la più importante rassegna mondiale per le macchine tessili, in programma a Milano. Dopo il successo del 2015 Milano è pronta ad ospitare nuovamente la manifestazione che si caratterizza per l’alto livello innovativo delle soluzioni presentate dalle aziende espositrici.

Alessandro Zucchi si dice orgoglioso, per conto di Acimit e di tutti costruttori italiani, del potere ospitare in Italia la manifestazione. «ITMA 2023, seppure ancora lontana, è un obiettivo per il quale le nostre aziende stanno già lavorando e che permetterà di accelerare quel processo di innovazione continua che già contraddistingue il settore italiano».