È stata presentata la prima capsule collection certificata FSC – Forest Stewardship Council in Italia, con modelli realizzati – utilizzando tessuti di origine forestale responsabile – da Chiara Bisaccia, Jonathan Evangelista e Chiara Maria Fabbrizzi, finalisti del concorso “La foresta in un abito” di FSC.
I tre modelli vincitori:
- sono stati prodotti dai giovani designer italiani negli spazi della Sartoria Colori Vivi, progetto torinese di impresa sostenibile ad alto impatto sociale;
- sono confezionati con tessuti a base cellulosica e certificati FSC proposti da Colombo Industrie tessili;
- impiegano chiusure ed eventuali decorazioni in legno da fonti sostenibili.
Quello dell’impiego di materie prime naturali nel campo della moda è un trend in ascesa, anche se rappresenta un piccolo passo nel ridurre l’impatto di un settore che ogni anno produce 92 milioni di tonnellate di rifiuti e contribuisce fortemente alla deforestazione globale.
Le fibre cellulosiche artificiali come rayon, viscosa, modal o lyocell, sempre più utilizzate dall’industria della moda sostenibile, rappresentano la quota in più rapida crescita della produzione mondiale di fibre tessili.
Tuttavia, oltre la metà della materia prima impiegata proviene da foreste non gestite responsabilmente. Di qui la necessità di lavorare con designer e brand per aumentare la consapevolezza e gli impatti positivi delle fibre provenienti dalla cellulosa.
Lo scopo di questo concorso è quello di richiamare l’attenzione degli stilisti, della produzione industriale e dei marchi sulla provenienza della materia prima cellulosica.
È cruciale che la moda si orienti verso una produzione sostenibile, adottando materie prime rinnovabili e provenienti da foreste gestite responsabilmente.
La capsule collection che abbiamo presentato è la dimostrazione che le soluzioni esistono, e sono praticabili.Giuseppe Bonanno, Direttore di FSC Italia
La vittoria dei 3 designer e i riconoscimenti
Durante la serata di presentazione, questi abiti sono stati premiati con la certificazione di progetto rilasciata dall’Ente di Certificazione CSI s.p.a. Si tratta di un tipo di certificazione FSC applicabile solo a prodotti creati una tantum e non riconducibili ad un processo manifatturiero, e che attesta l’impiego di materia prima forestale da fonti responsabili.
In aggiunta, i 3 designer si sono aggiudicati la pubblicazione nel database internazionale di FSC e uno shooting fotografico professionale.





Le tappe del concorso
“La foresta in un abito” è un concorso concepito da FSC assieme a Colombo Industrie Tessili e Colori Vivi Impresa Sociale.
È stato lanciato ufficialmente a febbraio 2025, dando la possibilità ai concorrenti di presentare la propria candidatura, contenente il progetto, i figurini, i disegni tecnici di ogni componente dell’outfit e l’utilizzo dei tessuti prescelti.
Comunicati i progetti con accesso alla fase laboratoriale, a maggio 2025 il lavoro si è spostato presso gli spazi di Colori Vivi Impresa Sociale (TO), dove i designer hanno avuto a disposizione due giorni per creare i capi da presentare all’evento finale.
A decretare i progetti vincitori in base a criteri come creatività, innovazione, realizzazione e confezionamento, e sostenibilità è stata una giuri composta da professionisti del settore come:
- Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber;
- Chiara Colombi, Professoressa associata dei corsi di Laurea in Fashion Design e Design for the Fashion System del Politecnico di Milano;
- Silvia Gambi, giornalista e fondatrice di Solo Moda Sostenibile;
- rappresentanti dei tre partner di progetto (FSC Italia, Colombo Industrie Tessili e Sartoria Colori Vivi).