Itema Group, che è parte del mondo Radici e fornisce soluzioni avanzate per la tessitura, da subito si è attivata nella ricerca di mascherine per la protezione in primis dei suoi dipendenti. Grazie al supporto della sede in Cina è riuscita a reperire il materiale necessario per il proprio fabbisogno.

Matteo Facchetti, Direttore ufficio acquisti di Itema Group, ha raccontato che, a fine gennaio, la sede cinese di Itema Group si è rivolta a quella italiana per richiedere l’invio di mascherine e termometri a infrarossi e loro si sono subito attivati per spedire a Shanghai le protezioni necessarie. « Dopo poco più di un mese, è toccato a noi rivolgerci ai colleghi cinesi e devo riconoscere che la generosità e la disponibilità che ci hanno dimostrato si è rivelata nettamente superiore alle aspettative. Abbiamo, infatti, trovato nella nostra sede di Shanghai e nel suo direttore generale l’Ing. Lorenzo Maffioli un solido aiuto».

Tuttavia la multinazionale, con sede a Colzate in Val Seriana, si è attivata anche per dare un aiuto concreto al territorio in cui si trova, soprattutto considerando quanto duramente il territorio bergamasco è stato colpito da questa emergenza sanitaria.

Itema, mascherine chirurgiche a ospedali e strutture locali

Per dare il proprio contributo nel fronteggiare l’emergenza in corso, infatti, Itema ha deciso di donare ben 25.000 mascherine, parte di quelle ricevute dalla sede cinese per coprire le esigenze interne dei collaboratori dell’azienda. 10.000 mascherine andranno all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, 10.000 mascherine all’Humanitas Gavazzeni, altre 3.000 al Comune di Vertova e 2.000 alla casa di riposo Fondazione Casa San Giuseppe di Gazzaniga.

Le mascherine donate da Itema sono di tipo chirurgico e KN95, codice che descrive lo standard di protezione cinese equivalente all’omologazione N95 americana che, a sua volta, rispecchia le principali caratteristiche delle mascherine FPP2. Le mascherine KN95 fanno riferimento alle norme EN 149:2001 A1:2009, certificazione fondamentale per poterle importare in Italia e che ne garantisce i migliori standard qualitativi.

Un aiuto fondamentale per il territorio

L’Amministratore Delegato Ugo Ghilardi ha sottolineato che, in attesa della ripresa delle attività, Itema si sta adoperando per creare un ambiente di lavoro sicuro e tutelare al massimo la salute dei collaboratori. «Stiamo inoltre analizzando tutti i possibili scenari di ripresa, per garantire a chi collabora con noi il supporto di un’azienda sana, anche a livello finanziario ed economico».
La donazione di Itema nasce dal desiderio di chi è impegnato in prima linea nella lotta al Covid-19. «Da qui la scelta di dare il nostro contributo con la donazione di 25.000 mascherine: siamo riconoscenti al nostro territorio e non potevamo dimenticarcene proprio ora».

Giuseppe Fraizzoli, Amministratore Delegato di Humanitas Gavazzeni, ha definito i dispositivi di protezione individuale «la principale arma per chi deve curare i malati di Covid-19. Nonostante le difficoltà del periodo, che vede da più di un mese il nostro ospedale polispecialistico e votato all’innovazione trasformato in un centro totalmente dedicato a pazienti Covid, sappiamo che ci sono tante aziende e persone che ci sostengono. Grazie per questo prezioso dono che consentirà ai nostri medici e infermieri di continuare a fare il proprio lavoro in sicurezza».

Orlando Gualdi, Sindaco di Vertova, ha detto che delle 3.000 mascherine ricevute da Itema il Comune ne donerà 500 alla Fondazione IPS Cardinal Gusmini Onlus, che gestisce numerosi enti dedicati alla cura e al supporto di anziani e malati. Il resto andrà ai volontari della Pro Loco che visitano porta a porta gli anziani e i soggetti a rischio del paese. «Ringrazio Itema per il contributo che non definisco importante, ma fondamentale. Il fatto che un’azienda come Itema si sia ricordata di noi ci fa capire quanto la solidarietà di questa Valle sia parte integrante di ogni sua realtà: privata, pubblica, imprenditoriale».