Italservices riceve il Globo Tricolore per il suo impegno con i bambini

Sabato 28 settembre si è svolta, presso l’Auditorium della Pontificia Facolta’ Teologica di Roma, la 5° edizione del premioGlobo Tricolore, dedicato quest’anno ai Bisogni Educativi Speciali.

Nel corso dell’evento, il Gruppo Italservices – realtà padovana attiva nel mondo del jeanswear e dell’informalwear – ha ricevuto l’importante riconoscimento per l’impegno profuso dall’azienda nei confronti del progetto “I bambini che non guardano e giocano da soli”, dedicato all’intercettazione precoce di bambini affetti da autismo o da gravi disturbi della comunicazione.

L’azienda, infatti, sponsorizza totalmente un importante progetto promosso da I Bambini delle Fate (fondazione senza scopo di lucro con finalità sociali ed umanitarie, a sostegno delle disabilità infantili) in collaborazione con l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda ULSS n° 6 di Vicenza. Il progetto “I bambini che non guardano e giocano da soli” prende le mosse dalla consapevolezza che l’autismo – in base ai dati dell’Istituto Superiore della Sanità – colpisce quasi lo 0,6% dei bambini, ma è molto difficile da diagnosticare in tenera età. Tuttavia, una diagnosi precoce permette un intervento tempestivo e una migliore evoluzione della malattia. Per questo motivo, il progetto prevede la valutazione dei bambini tramite incontri con pediatri che si recheranno presso le famiglie, al fine di individuare eventuali casi a rischio e intervenire subito con i programmi abilitativi più adeguati.

“Siamo particolarmente orgogliosi e onorati di aver ricevuto un riconoscimento così importante”, ha dichiarato Moreno Giuriato, Presidente del Gruppo Italservices, che ha ritirato il premio in rappresentanza dell’azienda. “La nostra società è da sempre molto impegnata sul territorio a livello sociale e da anni collaboriamo alle importanti iniziative promosse da I Bambini delle Fate”. Il progetto “I bambini che non guardano e giocano da soli” ci ha colpito particolarmente, perché nessuno di noi immaginava che l’autismo fosse una malattia così diffusa presso i bambini, con conseguenze devastanti sulle famiglie: speriamo che grazie all’intervento precoce di pediatri qualificati e a un adeguato percorso sanitario, tali situazioni possano essere risolte al meglio”.