Cosa si intende per greenwashing?
Avv. Giuseppe Croari – Dott.ssa Francesca Lorenzi
www.fclex.it
Sostenibilità è la parola d’ordine del nuovo millennio e pervade qualsiasi settore. Ma è davvero applicata, o soltanto proclamata? Quali sono, nella realtà dei fatti, le vere tendenze?
Si tratta della commercializzazione del fenomeno “sostenibilità”, riducendolo e deviandolo verso una politica di marketing.
Ad oggi, la maggior parte delle case di Moda dichiarano di utilizzare tessuti eco-friendly, di sposare processi produttivi a basse emissioni di carbonio, nonché di servirsi di una catena di trasporto a impatto inquinante minimo.
Come capire se è greenwashing?
Tuttavia, andando ad approfondire e cercare prove concrete di quanto dichiarato dalle aziende in questione, si scopre che la sostenibilità potrebbe a volte essere soltanto di facciata.
Cos’è il greenwashing. Qual è la rilevanza per il settore della Moda?
Il Greenwashing si rileva nel comparto Fashion per più motivi:
- Innanzitutto, l’Industria della Moda rientra tra le categorie di produzione altamente inquinanti: pertanto è facile intuire come – in tempi di climate change – gli attivisti, l’opinione pubblica e le istituzioni siano particolarmente concentrati sull’impatto ambientale delle aziende di tale settore.
- In secondo luogo, il Fast Fashion è improntato a una logica produttiva di consumo su larga scala, di conseguenza l’apporto inquinate (in produzione e a fine vita dei capi) è alto.
- I tessuti, inoltre, sono facili prede dello slogan “naturale”, “eco-friendly”, “in fibra sostenibile”.
La Moda, come d’altronde altri settori, è stata quindi “vittima” di una corsa al green per ridimensionare la propria posizione scomoda.
Greenwashing È davvero un fenomeno così pericoloso?
Qualora il Greenwashing deviasse i valori e le garanzie dell’impegno in direzione sostenibile verso il profitto a cui mira il brand marketing, tale deviazione porterebbe a svuotare di contenuti il fattore sostenibilità, riducendola a una mera questione di marchio.
Così facendo si creerebbe confusione tra ciò che è effettivamente sostenibile e ciò che di sostenibile ha soltanto l’aggettivo, vanificando gli sforzi di coloro che della sostenibilità si fanno carico con serietà e la praticano con grande impegno.
Conclusioni
Nel 2018, la Carta dell’Industria della Moda delle Nazioni Unite è stata firmata dai maggiori esponenti dell’Industria tessile a livello mondiale, ai fini di diminuire drasticamente (del 30%) – entro il 2030 – le emissioni di gas serra.
Ci auguriamo che tale iniziativa non si risolva in una presa di posizione soltanto di facciata che sottende logiche di brand marketing.
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Lo Studio Legale Associato Fioriglio-Croari è stato fondato dagli Avvocati Gianluigi Fioriglio e Giuseppe Croari, giuristi specializzati in diritto dell’informatica e delle nuove tecnologie. Lo Studio opera principalmente nel settore dell’Information Technology, del diritto del lavoro, della proprietà intellettuale e industriale nonché della Fashion Industry.
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