In occasione dell’evento “La Formazione Digitale per il Fashion” del Digital Meet, presso l’I.I.S.E Usuelli Ruzza di Padova si è svolto ieri un incontro fra specialisti del settore Moda e della Formazione.

La tavola rotonda ha affrontato un tema fondamentale: come potenziare il Sistema Moda attraverso delle iniziative di formazione rivolte agli addetti del settore e ai giovani che vogliono intraprendere la loro carriera nel mondo del Fashion.

Moda e formazione: i vantaggi e le prospettive

Dall’incontro è emerso che molti studenti sono scettici nella scelta di un Istituto di Moda.
Si tratta senza dubbio di un mondo complesso, ma con la giusta istruzione, formazione e una approfondita conoscenza delle basi e dei tecnicismi vi sono molte possibilità lavorative.

Infatti, l’attuale Sistema Moda conta 582.000 addetti e sono previste 48.000 uscite tra il 2019 e il 2023; circa l’80% degli studenti uscenti ha accesso diretto al Settore Fashion. Inoltre, le retribuzioni sono proporzionate al valore del prodotto manifatturiero e i brand si assicurano che esista tale adeguatezza.

I partecipanti alla tavola rotonda

Al confronto hanno preso parte:

  • Simonetta Gobbo (ANTIA Associazione Italiana Tecnici Sistema Moda);
  • Mauro Tescaro (Politecnico Calzaturiero);
  • Ruggero Toniolo (IT4ALL);
  • Andrea Rambaldi (ITS COSMO);
  • Paolo Bastianello (Sistema Moda Italia);
  • Giuseppe Donanzan (Prisma Tech Srl);
  • Silvia Tebaldi (IIS Ruzza).
I partecipanti alla tavola rotonda

Alcuni studenti IUSVE hanno inoltre partecipato tramite domande interattive e gli studenti dell’Istituto Almerico Da Schio di Vicenza hanno svolto il servizio di accoglienza.

“Saper fare” umano e innovazione tecnologica

Simonetta Gobbo di Antia, riferendosi al rapporto tra uomo e tecnologie, ha commentato: «Siamo orientati alla tecnologia. Non possiamo prescindere da quelle che sono le conoscenze dei fondamentali, cioè la conoscenza dei prodotti, delle materie prime, dei materiali e della resa degli stessi; tutto ciò che fa parte della manifattura tradizionale è la base da cui far partire la proliferazione con unicità. […] La conoscenza e la competenza di saper fare, nel futuro, potranno aiutare a contrastare l’invasione della tecnologia. Si dice che la tecnologia sostituisca l’uomo. No! Finché l’uomo ha conoscenza dei fondamentali, la tecnologia non lo sostituirà mai. Questo ricordatevelo!».