La 55a edizione di Filo, confermata per mercoledì 24 e giovedì 25 febbraio 2021 al MiCo, è stata presentata ieri con un webinar diviso in due parti:

  • Paolo Monfermoso, General Manager di Filo, ha spiegato gli obiettivi e le novità del Salone;
  • Gianni Bologna (responsabile creatività e stile di Filo) ha illustrato le proposte sviluppo prodotto.

Monfermoso ha sottolineato l’importanza del ruolo ricoperto dalle fiere in presenza nel sostenere l’eccellenza della filiera tessile italiana a livello internazionale; offrono infatti alle aziende uno strumento di promozione e comunicazione, consentendo loro di incontrare i nuovi clienti e quelli consolidati. Questo è essenziale in particolar modo per le aziende a monte del processo produttivo, come gli espositori di Filo.

È con questo spirito che lavoriamo all’edizione di Filo di febbraio 2021: vogliamo dar vita a un Salone che ancora di più punti sulla concretezza e sulla capacità di realizzare l’incontro tra domanda e offerta di filati d’eccellenza, per dare visibilità internazionale alle imprese che credono nella qualità, nelle lavorazioni accurate, nella sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.Paolo Monfermoso
Digitale e proposte Sviluppo Prodotto

Il digitale, ha sottolineato Monfermoso, è uno strumento utile per supportare la fiera fisica.

La formula webinar ad esempio permette di esaltare le proposte sviluppo prodotto attraverso un mix di interventi in diretta e filmati pre-registrati. Consente inoltre di dialogare con un pubblico ben più ampio di quello che tradizionalmente seguiva gli incontri di Biella, Milano e Prato, raggiungendo in modo semplice, efficace e rapido tutte le persone interessate in Italia e all’estero, dagli espositori agli uffici stile, alla stampa.

Elaborate da Gianni Bologna, le proposte sviluppo prodotto della 55a edizione di Filo, sotto il titolo “Biglietti di andata”, si declinano in tre sezioni:

  • Ri-creare
  • Ri-pensare
  • Ri-partire.
Nelle tre sezioni che compongono “Biglietti di andata” ritroviamo capi senza stagione e senza tempo, che esprimono la tranquillizzante continuità con le nostre tradizioni manuali artigianali e artistiche. Non troviamo invece alcuna “esibizione” fine a sé stessa, quanto una discrezione quasi oltranzista, con tessuti che sono al contempo eleganti e anti-eleganti e soprattutto sono “convincenti”. Infine, abbiamo uno stile ibrido che usa il comfort dello sport urbano e lo mescola con le linee e i materiali sofisticati del formale da “occasione”.Gianni Bologna