La 6° edizione di “È di moda il mio futuro” è stata ricca di novità accolte positivamente da scuole e aziende, tanto che la partecipazione alle iniziative è stata la più elevata di sempre.

1.200 i ragazzi che hanno preso parte delle attività proposte dal progetto della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord.

Obiettivi e partner del progetto

Obiettivo di “È di moda il mio futuro” è la valorizzazione presso i giovani delle opportunità professionali offerte dal Tessile-Abbigliamento e dal Calzaturiero. Il progetto ha proposto visite in azienda, oltre a seminari e laboratori collegati a concorsi.

Anche questa edizione è stata patrocinata da Comune di PratoProvincia di PratoComune di Monsummano Terme e Provincia di Pistoia ed è stata effettuata in collaborazione con il PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dall’Istituto tecnico Buzzi di Prato che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda.

I numeri della partecipazione

Numerose le scuole che hanno aderito alla proposta di partecipazione alle iniziative del progetto o a parte di esse: 12 in tutto, precisamente:

  • i licei artistici Petrocchi di Pistoia e Brunelleschi di Montemurlo;
  • gli Istituti tecnici Buzzi di Prato e Marchi-Forti di Pescia (il secondo solo per la parte del calzaturiero);
  • gli Istituti professionali Sismondi di Pescia e Civitali di Lucca (il secondo solo per la parte del tessile-abbigliamento);
  • il Liceo e Istituto tecnico Russell-Newton di Scandicci;
  • l’Istituto di istruzione superiore Cellini di Firenze;
  • per la sola parte del Tessile-Abbigliamento, le scuole secondarie di 1° grado pratesi Buricchi, Malaparte, Tintori e Zipoli.

Dei 1.200 ragazzi partecipanti, oltre 200 delle scuole superiori di 1° grado e oltre 150 delle scuole superiori hanno effettuato le attività più coinvolgenti e impegnative, quelle legate ai concorsi.

Le visite aziendali hanno visto la disponibilità di 17 aziende:

Si sono svolte oggi le premiazioni dei concorsi inclusi nel programma del progetto: “Tut-Arte a colori” e “Tessuti e filati, all’origine della moda” e “Voilà… Yves Montand!“. I lavori svolti dai ragazzi sono stati preceduti da webinar volti a inquadrare storicamente stili e tendenze e da visite alle collezioni e alle mostre del Museo del tessuto.

Dati sul lavoro nei due settori

Il quadro delle dinamiche del lavoro a Prato emerge dai dati dell’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della Provincia di Prato promosso da Comune di Prato e Co.Ge.F.I.S. (il Comitato di Gestione dei Fondi per gli Interventi Sociali, ente paritetico pratese costituito da Confindustria Toscana Nord e CGIL, CISL e UIL) e da questi affidato al PIN-Polo Universitario Città di Prato.

La manifattura nel suo complesso ha nel 2022 un saldo positivo di avviamenti-cessazioni di 723 unità: nel Tessile, gli avviamenti sfiorano le 5.000 unità e un quarto del totale del settore industria, superati solo – per le sue peculiarità che ne fanno un caso del tutto a sé – dall’Abbigliamento che è prossimo al 60% del totale.

Le mansioni più richieste sono state quelle degli addetti ai macchinari per la filatura e ad altri generi di impianti, degli addetti al magazzino e dei tessitori. Su quest’ultima figura le previsioni Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, evidenziano per il trimestre maggio-luglio 2023 la necessità di 820 addetti, il numero più alto nell’ambito del tessile, dove sono però ricercati anche conduttori di macchinari per il finissaggio (240 accessi previsti) e per la filatura (140 accessi previsti).

I dati sul Calzaturiero non si discostano da quelli generali della manifattura a Pistoia, e medesime sono le preoccupazioni: il panorama con cui le imprese nel complesso si dovranno confrontare – secondo Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior – documentano che in questo mese di maggio a Pistoia saranno programmate circa 1.420 entrate.

Le imprese sono già in difficoltà a reperire i profili desiderati che, per una quota pari al 32% interesseranno giovani con meno di 30 anni.  Nello specifico del settore, poi, anche l’industria calzaturiera avrà bisogno di spingere a fondo sui processi di innovazione e digitalizzazione; uno dei profili più richiesti emerge non a caso essere quello di conduttore di macchine per la produzione in serie di calzature.

Le imprese segnalano che occorrerà formare anche addetti alla modelleria, secondo i dettami delle più nuove tecniche produttive; le due professionalità si coniugano, e su questi si gioca gran parte del futuro del settore.