Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Acimit, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili, nel terzo trimestre 2023 l’Indice degli ordini delle macchine tessili ha segnato una flessione del 20% rispetto al periodo luglio-settembre 2022. In valore assoluto l’indice si è attestato a 84,2 punti (base 2015=100).

Il risultato è frutto di una riduzione della raccolta ordinativi che i costruttori hanno registrato sia sul mercato italiano (-45%) che sui mercati esteri (-13%). Il valore assoluto dell’indice sui mercati esteri è stato pari a 80,5 punti, mentre in Italia esso si è fissato a 119,4 punti. Nel terzo trimestre il carnet ordini ha raggiunto i 3,7 mesi di produzione assicurata.

L’Indice degli ordini relativo al periodo terzo trimestre 2023 conferma la contrazione della raccolta ordini già evidenziata nei trimestri precedenti.

A preoccuparci è soprattutto la situazione del mercato interno, dove il calo tendenziale persiste da 7 periodi consecutivi.

Alla luce di questa situazione, che non riguarda solamente l’Industria meccanotessile, occorrono urgenti misure per rafforzare la competitività delle aziende italiane.

Nel disegno della legge di Bilancio approvato dal Governo il rifinanziamento della Sabatini va nella giusta direzione, ma è assente il piano Transizione 5.0.

Ci auspichiamo che i fondi europei da destinare all’attuazione di tale piano vengano sbloccati rapidamente affinché possa attuarsi quella transizione digitale e sostenibile necessaria a rivitalizzare il mercato italiano.Marco Salvadè, Presidente Acimit

Per quanto riguarda l’estero, l’Indice degli ordini conferma una domanda di macchinario tessile mondiale complessivamente debole. Nel primo semestre 2023, infatti, l’export italiano ha subito una frenata in diversi importanti mercati di riferimento, qual i Turchia, Cina e Stati Uniti. «Lo scenario economico globale resta negativo, il potere di acquisto dei consumatori si riduce e di conseguenza anche gli investimenti nel Tessile frenano» conclude Salvadè.