ACIMIT ha condiviso i dati risultanti dall’indice degli ordini per le macchine tessili relativo al secondo trimestre 2020.
Il Presidente dell’Associazione Alessandro Zucchi ha dichiarato che la chiusura delle aziende in aprile ha influenzato pesantemente la raccolta degli ordini e che, purtroppo, rimane motivo di preoccupazione anche per i prossimi mesi.
La raccolta ordini infatti è diminuita sia all’estero sia in Italia, e si è registrato un -47% rispetto ad aprile-giugno 2019.
Sui mercati esteri l’indice degli ordini ha riscontrato una flessione del 44%, sul mercato domestico invece una diminuzione del 62% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente.
ACIMIT, il prossimo futuro del settore
Alla riapertura le aziende hanno lavorato per evadere gli ordinativi che avevano raccolto prima del lockdown. ACIMIT rileva che attualmente i mesi di lavoro complessivamente assicurati sono di circa due mesi e mezzo.
Il settore, secondo il Presidente Zucchi, deve prepararsi a una ripartenza difficile; per via della decisa frenata dei consumi di abbigliamento in Europa e Stati Uniti, infatti, i clienti del meccanotessile non sono incentivati a fare nuovi investimenti.
Un ulteriore freno all’acquisto di nuovi macchinari, inoltre, è rappresentato dalla possibilità di un ritorno del virus nei mesi autunnali.
Per aumentare la competitività e sostenere il rilancio del settore, è fondamentale puntare su digitalizzazione e internazionalizzazione, e ACIMIT sta lavorando su entrambi i fronti:
Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, il supporto che sta dando ICE-Agenzia al nostro settore, così da supplire con attività in remoto la mancanza delle numerose iniziative promozionali che erano state programmate per il 2020, è encomiabile.
Ora spetta alle nostre aziende sfruttare questi nuovi strumenti per continuare a presidiare i mercati esteri.Alessandro Zucchi, Presidente ACIMIT
