Avv. Giuseppe Croari – Dott.ssa Rebecca Princi
www.fclex.it

 

I wearables sono dispositivi informatici indossabili, riconducibili al sempre più citato fenomeno dell’IOT (Internet of Things), termine con il quale viene indicata l’estensione di internet ad un novero sempre maggiore di oggetti.

Introduzione alle tecnologie indossabili: nascita e ambiti di utilizzo

I dispositivi wearables vengono utilizzati negli ambiti più disparati. Mentre le prime applicazioni di questa tecnologia sono avvenute, come spesso accade, in ambito medico, l’espansione nei settori del lavoro, del fitness, dei trasporti e dell’intrattenimento ha determinato la nascita di nodi etici e giuridici difficili da sciogliere.

Wearables e mondo della Moda: un connubio destinato a durare

Quanto al mondo della Moda, il numero di abiti e di accessori altamente tecnologici è già altissimo ed è destinato ad aumentare.

L’esempio più noto al grande pubblico è probabilmente quello degli smartwatch, orologi che, oltre a mostrare l’orario, sono in effetti veri e propri computer indossabili che consentono di rispondere a chiamate, leggere file audio e video, eseguire applicazioni e tanto altro.

Possiamo inoltre ricordare la diffusione di maglie, leggings e altri indumenti sportivi in grado di rilevare parametri corporei quali il battito cardiaco e la respirazione, o di rilevare la correttezza o meno delle posizioni assunte durante l’attività fisica, e di segnalare le eventuali anomalie.

Profili problematici: questioni etiche e giuridiche
Come anticipato, la sempre maggiore commistione tra corpo umano e tecnologia solleva ormai da anni questioni etico-filosofiche di non facile risoluzione, tanto da aver spinto gli intellettuali a teorizzare l’esistenza di un vero e proprio processo di ibridazione del corpo, sempre più dotato di apparecchi elettronici che ne consentono il monitoraggio.

L’estrazione di una mole sempre crescente di informazioni ha attirato anche l’attenzione del mondo del diritto. Le preoccupazioni riguardano soprattutto la tutela della riservatezza e la protezione dei dati personali di chi sceglie di affidarsi ai wearables per comodità o per necessità. Della tutela degli utenti e della previsione di regole chiare per le aziende si è occupato, com’è noto, il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (GDPR).

Tra le regole più importanti dettate dal regolamento ricordiamo il principio della privacy by design, secondo il quale già nella progettazione del dispositivo si deve tenere conto della necessità di protezione dei dati personali di chi lo utilizzerà, e il principio di minimizzazione, che impone il trattamento dei soli dati strettamente necessari al raggiungimento delle specifiche finalità perseguite nell’ambito del trattamento.

L’opinione del Garante della Privacy

Sul punto si è espresso in più occasioni il Garante della Privacy, che nella persona del Presidente Pasquale Stanzione, in un’intervista resa al Corriere della sera nel 2021, ha affermato: «Vanno promosse la consapevolezza, da parte degli utenti, del valore dei propri dati, ma anche la comprensione, da parte delle aziende, di come la protezione dati rappresenti un fattore competitivo e reputazionale strategico, rendendo la tecnica alleata e non nemica delle libertà».

 

Vuoi saperne di più?

Lo Studio Legale Associato Fioriglio-Croari è stato fondato dagli Avvocati Gianluigi Fioriglio e Giuseppe Croari, giuristi specializzati in diritto dell’informatica e delle nuove tecnologie. Lo Studio opera principalmente nel settore dell’Information Technology, del diritto del lavoro, della proprietà intellettuale e industriale nonché della Fashion Industry.
Oggi ogni azienda deve confrontarsi con le sfide del web e della tecnologia: tali sfide possono essere vinte solo affidandosi a professionisti realmente esperti nel settore.