A Venezia, il 26 e il 27 ottobre, si terrà la 2° edizione del “Venice Sustainable Fashion Forum”, presentata a inizio mese presso la sede di Sistema Moda Italia a Milano e promosso da SMI, The European House – Ambrosetti e Confindustria Veneto Est – Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso.
Per il summit dedicato alla transizione sostenibile della filiera della Moda, quest’anno si è scelto il titolo “BOOSTING TRANSITION”.
L’obiettivo è invitare tutti gli attori della filiera – compresi istituzioni, mondo politico e legislatore, finanza – a unirsi nel promuovere un approccio coeso e realizzare interventi efficaci e coordinati ridurre l’impatto ambientale e sociale dell’Industria del Fashion.
- Quando: 26 – 27 ottobre
- Dove: Fondazione Giorgio Cini, Venezia
- Hashtag ufficiali dell’evento: #VSFF23 e #BoostingTransition
Gli argomenti trattati dal Forum
In apertura del forum, dopo i saluti delle istituzioni e degli organizzatori, due momenti “europei”:
- il video messaggio di Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente dell’Unione Europea;
- l’intervista a Tatiana Molcean, Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite e Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite.
La mattina del primo giorno si indagheranno le azioni necessarie a livello globale per agevolare la transizione, specialmente in relazione ad aspetti ambientali ed economici.
Le sessioni pomeridiane (inaugurate da un video collegamento col Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso) parleranno di circolarità e riuso con gli esperti di EURATEX e con le voci delle imprese e dei brand, del comparto in ambito sociale, HR e consumatori, e infine delle catene sostenibili del valore.
Nella seconda giornata alcune aziende presenteranno le soluzioni che stanno mettendo in atto e il ruolo della finanza per accelerare i processi sostenibili delle imprese.
Inoltre ospiti autorevoli, tra cui membri della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite e del Parlamento Europeo, porteranno la loro testimonianza in merito alle regolamentazioni europee.
A chiusura, le proposte e raccomandazioni nonché l’appello da rivolgere alle istituzioni, condivisi dai vari stakeholder e necessari al raggiungimento di una transizione giusta ed efficace e rapida.
Lo studio strategico ha analizzato oltre 2.700 aziende italiane ed europee, valutato le performance ESG di 366 aziende della filiera, effettuato un confronto con 21 esperti di settore e condotto una policy intelligence su 32 strumenti normativi che interessano direttamente il futuro del fashion europeo.
Un’anticipazione: in un solo anno, le top 100 aziende di Moda europee hanno incrementato i propri presidi di sostenibilità del 17% negli ambiti ESG. Tuttavia, delle 100 aziende analizzate, la best-in-class soddisfa solo il 70% dei requisiti di maturità dei presidi ESG.