È appena uscito il libro “Fibre Tessili”, la guida allo studio delle materie tessili edita da Tecniche Nuove che si prefigge lo scopo di fornire un contributo di approfondimento allo studio del mondo delle fibre
L’avvento delle tecnofibre ha avuto origine e preludio fondamentale dalla comprensione della struttura chimica delle fibre naturali, della loro natura macromolecolare e della stretta correlazione esistente fra le proprietà delle fibre e le caratteristiche della loro struttura. Per poterne però capire le potenzialità, ed essere in grado di immaginarne e progettarne di nuove e più funzionali, diventa quindi indispensabile conoscere a fondo le fibre tessili. È questo il compito che si prefigge il libro “Fibre tessili”, edito da Tecniche Nuove, che fornisce una guida sicura e un contributo di approfondimento allo studio di questo complesso argomento. Il testo è stato sviluppato facendo ricorso all’esperienza professionale dei suoi tre autori: Ferruccio Bonetti, ingegnere chimico, già Professore di Nobilitazione Tessile presso Istituti di Formazione Tecnica Superiore, Docente di Chimica Tessile e Tintoriale al Master universitario in “Tecnologie e processi della filiera tessile”; Stefano Dotti, professore aggregato dell’Università di Bergamo Docente di Tecnologie Industriali, Responsabile del laboratorio scientifico tessile “A.J. Zaninoni” afferente al dipartimento di Ingegneria Industriale e Direttore del Master in “Tecnologie e processi della filiera tessile”; Giuseppe Tironi, perito tessile e Master in Project Management, consulente tecnico per gruppi italiani leader nel tessile e attualmente responsabile operation presso un insediamento produttivo in Cina.
Da dove è nata in voi l’idea di scrivere un libro dedicato alle fibre tessili?
Bonetti Da tempo pensavamo a un testo che raccogliesse le conoscenze da noi maturate in anni di insegnamento e di collaborazione con il settore produttivo tessile e le mettesse a disposizione degli allievi e degli addetti in modo chiaro e semplificato.
Quali esigenze o eventuali lacune va a coprire? A quale tipologia di lettore è principalmente destinato?
Dotti Ci è parso che i testi finora pubblicati fossero, in alcuni aspetti, lacunosi e non approfondissero in modo esaustivo le varie tematiche della materia. In particolare, che non chiarissero del tutto la correlazione fra le proprietà delle fibre e la loro struttura macromolecolare. Il libro è rivolto agli studenti che frequentano Istituti Superiori e Università a indirizzo tessile/tintorio e fashion, che, per nostra esperienza diretta, non hanno tuttora a disposizione un’adeguata offerta di materiale didattico. Il testo è altresì rivolto a persone che lavorano nel mondo tessile e a chiunque desideri approfondire la storia, le proprietà, la struttura dei materiali.
Qual è stato lo specifico contributo offerto dai suoi tre autori? Come vi siete suddivisi il lavoro?
Tironi Come anticipato dalle note di presentazione, la nostra esperienza formativa e professionale è estremamente diversificata. Per anni abbiamo collaborato in progetti ed esperienze lavorative comuni legate al mondo tessile. L’obiettivo primario alla base del libro è stato fondere tutto questo per dare al lettore una visione delle fibre naturali diversa e direttamente connessa alle fibre di ultima generazione, le smart fibres, di cui le naturali sono il punto di partenza essenziale.
Quale approccio avete deciso di adottare nella stesura dell’opera?
Dotti Ognuno, come già detto, ha portato il proprio contributo di cultura ed esperienze acquisite nel proprio campo specifico. Tale contributo si poi è integrato e arricchito con il confronto e il lavoro di sintesi con gli altri coautori.
Per quale motivo avete scelto di dedicare la parte iniziale del libro a un’analisi storica?
Bonetti A nostro parere, non esiste una piena cultura tecnica se questa non viene adeguatamente integrata da conoscenze storiche che ne rendano comprensibile l’evoluzione e l’approdo a tecnologie e tecniche innovative.
Nel secondo capitolo avete affrontato invece gli aspetti normativi e commerciali facendo riferimento alla legislazione vigente e alle norme Uni. Su quali aspetti avete concentrato maggiormente la vostra attenzione?
Tironi Il settore tessile si deve confrontare quotidianamente con un complesso di norme e specifiche tecniche di varia origine La normazione tecnica, pertanto, sta acquisendo un peso molto rilevante con una proliferazione di metodi e standard. Abbiamo cercato di fornire una visione d’insieme delle norme tessili. La nostra attenzione si è concentrata sui requisiti applicabili ai prodotti tessili prima che essi siano inseriti nel mercato.
Qual è stato l’approccio adottato per affrontare la parte del manuale dedicata alle proprietà chimiche dei polimeri e delle fibre naturali?
Bonetti Riteniamo che questa parte rappresenti il cuore del libro, proprio perché la comprensione della correlazione fra struttura chimica delle fibre viste come polimeri e le caratteristiche dei prodotti tessili offra a chi legge l’opportunità di avere la chiave di lettura per capire tutte le altre fibre, siano esse artificiali oppure sintetiche. In quest’ottica, abbiamo sottolineato l’interdisciplinarietà dell’argomento, contrariamente a quanto avviene nella didattica tradizionale dove si procede per discipline distinte. Peraltro, la ricerca di nuove tipologie di tessuto, per esempio, passa spesso attraverso la conoscenza approfondita delle caratteristiche chimico fisico meccaniche delle fibre tessili, sia quelle tradizionali sia quelle innovative.
Nell’analizzare le caratteristiche e proprietà delle fibre tessili, avete trattato l’argomento con l’obiettivo di fornire indicazioni utili per individuarne le migliori possibilità di applicazione. Quali suggerimenti avete cercato di dare?
Dotti Siamo del parere che, per continuare a produrre con successo, in tempi di radicale trasformazione del settore tessile, occorra un aggiornamento e un approfondimento continuo della propria cultura specifica. Diventa perciò importante acquisire conoscenze appropriate per potersi orientare in modo competitivo nelle varie fasi del cambiamento. In conclusione, non ci può essere innovazione senza una piena padronanza delle origini delle filiera tessile.