Sedici note realtà del Tessile Made in Italy e Slow Food Italia (associazione che da anni promuove un cibo buono, pulito e giusto per tutti) hanno creato insieme Slow Fiber, network che si pone il duplice obiettivo di:
- diffondere una nuova etica e cultura del vestire e dell’arredare, divulgando la conoscenza dell’impatto che i prodotti tessili hanno sull’ambiente, sui lavoratori della filiera e sulla salute dei consumatori;
- ampliare il network, coinvolgendo e invitando aziende italiane e internazionali a unirsi alla rete per ampliare la portata dell’impatto di questo cambiamento rendendolo corale, forte e immediato.
I valori di Slow Fiber
Slow Fiber propone lo stesso percorso e gli stessi valori di Slow Food, ma nell’ambito dell’Abbigliamento e dell’Arredamento: rapporto con il corpo e con il bello, inteso anche come etico, giusto e misurato.
L’idea è invece quella di recuperare un concetto di bellezza che abbia anche dei valori etici perché essere sostenibili significa avere un atteggiamento intellettualmente onesto e quindi prendere in considerazione tutto il sistema.Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber
Come misurare l’impegno
Le aziende fondatrici del network si sono autoregolamentate attraverso Il Manifesto di Slow Fiber, insieme alla creazione di specifici requisiti, KPI qualitativi e quantitativi, e una tassonomia propria a marchio Slow Fiber costruita sulla base degli indicatori globali di eticità, sostenibilità e responsabilità sociale (ESG, SDGs e GRI).
Questa autovalutazione ha una doppia funzione:
- allineare tutte le aziende del network a intraprendere o a rafforzare i propri percorsi di sostenibilità;
- supportare i nuovi aderenti nella realizzazione di percorsi chiari, trasparenti, misurabili.
Sono realtà imprenditoriali a vocazione internazionale che vantano una storia importante in tutta la filiera produttiva della Moda e dell’Arredamento e ad oggi impiegano più di 1.000 persone: Oscalito, L’Opificio, Quagliotti, Remmert, Pettinatura Di Verrone, Tintoria 2000, Angelo Vasino Spa, Olcese Ferrari, Tintoria Felli, Manifattura Tessile Di Nole, Holding Moda, Lane Cardate, Italfil, Pattern, Maglificio Maggia, Vitale Barberis Canonico.
Queste aziende del Tessile Made in Italy, attraverso il cambiamento e miglioramento dei loro processi produttivi, dimostrano che è possibile creare prodotti tessili per il vestire e l’arredare, che siano non solo belli, ma:
- sani per chi li usa;
- puliti, perché l’impatto ambientale dei processi produttivi è ridotto;
- giusti, perché rispettano i diritti e la dignità dei lavoratori coinvolti nella loro realizzazione e valorizzano competenze e saperi tradizionali;
- in grado di durare nel tempo, contrapponendosi al concetto di fast-use e fast-fashion.