Scultori della Forma: mostra su Azzedine Alaïa e Cristobal Balenciaga

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In occasione del suo cinquantesimo anniversario, la Fondazione Museo del Tessuto di Prato, in collaborazione con la Fondazione Azzedine Alaïa di Parigi, annuncia la mostra “Alaïa e Balenciaga. Scultori della forma” a cura di Olivier Saillard.

Le opere esposte

Il progetto espositivo presenta i due stilisti a confronto: ad un esempio, lo spencer di Alaïa della collezione Couture Autunno/Inverno 1986 trova ispirazione nella giacca Haute Couture 1938 di Balenciaga; i bolero delle collezioni Autunno/Inverno 1986 e 1989 citano il bolero della Haute Couture 1940.

50 abiti provenienti dalla Fondazione Azzedine Alaïa saranno esposti nelle sale suggestive della ex fabbrica Campolmi, accompagnati da documenti e video originali dell’Archivio Balenciaga per mettere a paragone la creatività dei due stilisti.

25 creazioni di Azzedine Alaïa (1935-2017) – considerato dai più l’ultimo Couturier in grado di saper padroneggiare ogni fase della progettazione e della realizzazione di un abito – dialogano in mostra con altrettanti capi del grande Cristobal Balenciaga (1895-1972), in un confronto senza tempo tra due abilissimi sperimentatori di forme e volumi.

  • Quando: 25 ottobre 2025 – 3 maggio 2026
  • Dove: c/o Museo del Tessuto di Prato, negli spazi industriali dell’ex Fabbrica Campolmi
Il rapporto tra Alaïa e Balenciaga

Il designer Azzedine Alaïa fu un appassionato collezionista delle opere di Balenciaga, e creò un archivio impressionante nell’arco di quasi 4 decenni. Subito dopo la chiusura della Maison, acquisì un numero considerevole di pezzi a prezzo molto vantaggioso, per salvare quei capi da un destino incerto.

Alaïa continuò a collezionare e accumulare sempre più opere, non solo di Balenciaga, ma anche di altri grandi maestri come Grès, Vionnet e Schiaparelli. Abiti di un’importanza che apprezzava in modo particolare e che riteneva dovessero essere conservati e mantenuti oltre il loro tempo. Il suo interesse si concentrava su abiti che mostravano tecniche specifiche e il suo obiettivo era quello di salvare dalla decadenza o dall’oblio i pezzi più ambiti della storia della moda e il nome dei loro creatori.

Tuttavia, Alaïa amava e apprezzava in modo particolare Cristóbal Balenciaga. I due stilisti condividevano un perfetto equilibrio di misure e volumi, un’architettura superiore nei loro cappotti e giacche e un impegno costante nel rendere invisibili le cuciture, a conferma della loro maestria nel taglio.

L’importanza della sartorialità come base per la loro padronanza della tecnica, e la successiva sperimentazione formale, è uno dei loro primi punti in comune. Questa rivisitazione del passato e lo studio della costruzione dei capi si riflettono nelle prime sale espositive.

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