Ricerca e innovazione, in favore di un modello di sviluppo che equilibri tutela dell’ambiente, equità sociale e vantaggi economici: ecco il fondamento del lavoro svolto da RadiciGroup.

Per confermare il proprio impegno su questo fronte, il Gruppo ha costituito la nuova Radici InNova: società consortile senza scopo di lucro che opererà nei settori della chimica, dei polimeri ad alte prestazioni, delle soluzioni tessili avanzate (aree in cui radiciGroup porta avanti da tempo attività di R&S).

Radici InNova: gli obbiettivi della nuova società

Lo scopo è sviluppare nuovi progetti di ricerca e innovazione che possano garantire la continuità del business, incrementare la competitività delle aziende e generare valore sul territorio.

Radici InNova, grazie alle competenze interne e a relazioni con soggetti terzi, gestirà e coordinerà tutte le attività di ricerca strategiche per il Gruppo, con grande attenzione al miglioramento continuo dei prodotti e dei processi, ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo l’impatto ambientale delle sue attività.

«Radici InNova opererà in stretta collaborazione con centri di ricerca pubblici e privati, università, clienti e fornitori del Gruppo – ha evidenziato Stefano Alini, alla guida della nuova Società – cercando di contribuire in maniera proattiva alla ripartenza dell’Industria».

Mettendo a fattor comune il know-how e le competenze delle diverse Business Area del Gruppo, sarà possibile sviluppare progetti integrati di ricerca avanzata allineati alla nostra strategia di sostenibilità, e quindi ispirati ai principi del rispetto ambientale e dell’economia circolare, garantendo una crescita costante e un futuro migliore alle generazioni a venire.Angelo Radici, Presidente di RadiciGroup
Radici InNova, le cinque macro-aree d'azione
Nello specifico, sono cinque le macro-aree su cui si focalizzano le attività di ricerca di Radici InNova:

  • sviluppo di polimeri da fonte bio, quindi a ridotto impatto ambientale, con applicazioni in diversi settori, tra cui l’Abbigliamento e l’Automotive;
  • produzione di intermedi chimici derivati da fonti naturali, utilizzati nella produzione di nylon, poliesteri e poliuretani e impiegati a loro volta in una vasta gamma di prodotti di uso quotidiano;
  • sviluppo di soluzioni per l’economia circolare, al fine di allungare il più possibile la durata dei prodotti, riciclandoli a fine vita per nuovi usi (eco-design);
  • nuove opportunità di business, anche per prodotti già esistenti: come per esempio è avvenuto per il tessuto non tessuto prodotto dal Gruppo, che nel corso del lockdown è diventato l’ingrediente di base nella creazione di una nuova filiera Made in Italy per produrre camici e mascherine e far fronte così in tempi strettissimi all’emergenza sanitaria;
  • ottimizzazione dei processi industriali, nella direzione di una sempre maggiore sostenibilità e di un miglioramento delle performance.