Introdurre pratiche sostenibili consente non solo di ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi, ma anche di aumentare i margini in un mercato molto attento al rapporto qualità-prezzo

I consumatori richiedono tempi rapidi, prodotti di qualità, grande scelta e prezzi sempre più bassi. In questo contesto, per mantenere la marginalità, bisogna lavorare sulla riduzione degli sprechi, sull’articolazione delle collezioni e sulla gestione dei resi.

L’introduzione di pratiche sostenibili si configura non solo come un modo per ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi e salvaguardare il pianeta, ma anche come una strategia per incrementare la redditività.

Alcuni numeri del comparto
Il settore della Moda prevede una crescita del 6% annuo a livello globale, ma solo il 3,5 percento del mercato sta adottando azioni di economia circolare.

Come ha ricordato il neoministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nel suo intervento al Venice Sustainable Fashion Forum, ogni anno nel mondo si producono circa 150 miliardi di capi di abbigliamento: il 20% resta invenduto e meno dell’1% viene riciclato, senza contare che il comparto contribuisce al 10% delle emissioni di gas serra.

Come è noto a tutti i professionisti del settore, negli ultimi 3 decenni i tempi di produzione si sono notevolmente accorciati, passando dai 9 mesi degli anni Novanta ai 3 giorni del 2020. In parallelo, i prezzi sono nettamente scesi: del 54% dal 1995 al 2014 nel Regno Unito, a fronte del 49% degli altri beni.

Vestibilità e digitalizzazione: la partnership ideale

La crescita dell’e-commerce, inoltre, ha evidenziato il problema dei resi e di conseguenza l’esigenza di migliorare la vestibilità dei capi: secondo uno studio di McKinsey, nel 2020 negli Stati Uniti le restituzioni delle vendite online hanno rappresentato quasi 1/4 del volume totale dei resi.

In aggiunta, un sondaggio condotto appena prima della pandemia ha rilevato, nei canali di e-commerce, un tasso di restituzione del 25% per l’abbigliamento, rispetto al 20% complessivo.

I processi di digitalizzazione consentono alle aziende non solo di realizzare collezioni dalla vestibilità ottimale, ma anche di pianificare al meglio il ciclo di produzione, razionalizzando le scorte e alternando con dinamicità prodotti base e novità, abbattendo gli sprechi nei processi di progettazione.

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