di Chris Govier, Presidente di Kornit Digital Europe

 

Chi sta al passo con fabbricazione e produzione di prodotti Fashion, come Kornit Digital, sa bene quanto sia complessa l’Industria tessile e della Moda tradizionale: offshoring, scarti e inefficienza sono la regola.

Inoltre, la transizione verso un modello più sostenibile è incredibilmente lento; stando ai dati del Forum economico mondiale, questo comparto è responsabile del 10% delle emissioni di carbonio in tutto il mondo. Come se ciò non bastasse, ogni anno più dell’85% dei tessili prodotti finisce nei cassonetti della spazzatura.

La domanda quindi è: perché non avviene un reale cambiamento?

Il vuoto normativo e un nuovo modello di domanda

Uno dei principali responsabili è senz’altro la mancanza di una legislazione generalizzata per incentivare o forzare il cambiamento.

Un piccolo spiraglio è la recente proposta di legge, il New York Fabric Act, che impone all’Industria di ridimensionarsi per non subire le conseguenze. Se approvata, la legge obbligherà i produttori e i commercianti al dettaglio dell’Industria della Moda a divulgare integralmente le loro politiche sociali e ambientali. In Francia, sta prendendo piede l’ID digitale, presente sul capo e sul cloud, per garantire la tracciabilità universale dei prodotti e ridurre la generazione di scarti nell’Industria della Moda.

La domanda del mercato diventerà quasi sicuramente una forza trainante fondamentale per il semplice fatto che la personalizzazione di massa, la rapidità di cambiamento delle preferenze dei clienti, e la necessità di una risposta immediata obbligheranno a una produzione nearshore e onshore. È l’unico modo in cui brand e creativi possono competere e vincere in questo nuovo modello di domanda.

Un mondo di creatori: la cultura guida il cambiamento

Oggi, con un nuovo mondo di creatori a decidere le sorti, Kornit è convinta che sia arrivato il momento di un cambiamento mirato e misurabile, sufficientemente ampio da includere la supply chain globale su cui si basa l’Industria della Moda.

Il mondo sta vivendo una trasformazione digitale senza precedenti e Kornit Digital ritiene che la cultura sia alla guida del cambiamento in tutte le industrie.

Il mondo post-COVID ha visto un’accelerazione nell’economia dei creatori che nessuno si sarebbe mai immaginato. I nativi digitali sono cresciuti e il loro spirito rivoluzionario si fa sentire. Secondo Statista, l’uso di TikTok è quasi raddoppiato tra le persone di età compresa tra 15 e 25 anni dopo la pandemia di COVID, e i brand sono chiamati a interagire in modo efficace con questi nuovi creatori (e consumatori).

Uno dei clienti di maggiore successo di Kornit, un fornitore di tessuti realizzati su misura chiamato Spoonflower (ora consociata di Shutterfly) ha parlato una volta di un “esercito di Etsy” che ha arricchito la loro libreria di design con oltre 1,8 milioni di creazioni digitali, ognuna pronta per la stampa on demand, per essere personalizzata in un numero illimitato di capi, accessori, articoli per la casa o altri prodotti tessili “fai-da-te”.

L’ecosistema in espansione delle tecnologie digitali

I brand sono coscienti che questo cambiamento di cultura richiede un cambiamento nel modo di agire e produrre dei creatori. Per queste aziende potrebbe non essere necessario adottare completamente una supply chain digitale, potrebbe infatti bastare l’adozione delle parti a loro più idonee.

Le aziende stanno valutando tutte le nuove opzioni disponibili per evitare di perdere tempo in cose che non funzionerebbero e stanno adottando tecnologie che fruttano il massimo.

Grazie all’ecosistema in espansione delle tecnologie digitali disponibili i brand, dal designer cresciuto nel mondo digitale che sogna di creare il proprio marchio di moda al retailer tradizionale nato prima dell’avvento dei lampioni, possono unirsi e trarre vantaggio dall’economia dei creatori.

Hanno l’occasione di fornire eccellenti prodotti fisici di alta qualità e di allineare meglio domanda e offerta, eliminando gli scarti da sovrapproduzione.

Possono realizzare in modo più rapido i prodotti che i consumatori desiderano, riducendo i rischi associati all’attuale mercato globalizzato.