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Secondo un recente articolo pubblicato nella Harvard Business Review, “The Myth of Sustainable Fashion”, l’Industria della Moda è stato uno dei settori a far sentire più forte la propria voce per sostenere la necessità di pratiche produttive eco-compatibili, benché gli sforzi per conseguire tale obiettivo ideale si siano dimostrati per lo più sterili.

La maggiore efficienza nei costi e nella produzione ha dato come risultato una sovrapproduzione, mentre le iniziative a favore di trasparenza, riciclaggio, materiali di origine biologica e modelli aziendali alternativi non compensano la realtà, ossia che “l’impulso a vendere di più e a fare in modo che i consumatori acquistino di più è ancora nel DNA dell’industria” e che “gli indumenti hanno una durata molto breve e finiscono in discarica”.

KORNIT TAFW_Credit Talou Fala Event

Il Fashion Sustainability and Social Accountability Act

Senza lasciarsi scoraggiare da questa dichiarazione, il 7 gennaio l’assemblea dello Stato di New York ha presentato il Fashion Sustainability and Social Accountability Act. In sintesi, la proposta di legislazione:

  • richiede ai produttori e rivenditori di articoli di Moda di comunicare le politiche di due diligence in materia ambientale e sociale;
  • istituisce un fondo comunitario al fine di mettere in atto uno o più progetti ambientali vantaggiosi direttamente, e in modo verificabile, per le comunità.

Secondo Forbes, Maxine Bédat —la fondatrice e direttrice del New Standard Institute, nonché una tra le principali sostenitrici della legislazione — ha citato gli sforzi della California nel rendere obbligatorie le pratiche commerciali sostenibili per elevare le industrie chiave a modello, in modo che New York svolga un ruolo attivo per stimolare una maggiore sostenibilità nella Moda.

Questa legislazione richiederà alle aziende di eseguire una procedura obbligatoria di due diligence per individuare, prevenire, attenuare e prendere in considerazione gli impatti ambientali e sociali negativi, effettivi o potenziali, nella rispettiva supply chain.Maxine Bédat

La stilista Stella McCartney è stata una delle prime a sostenere la proposta di legge.

KORNIT TAFW_Credit Talou Fala Event

L’impegno di Kornit

Oltre ad affrontare le preoccupazioni riguardanti le emissioni di gas a effetto serra, l’inquinamento e l’impronta ecologia nell’Industria della Moda, le intenzioni della legislazione di aumentare la responsabilità a favore di politiche occupazionali etiche rispecchiano anche la diffusa e crescente opinione di fare in modo che le imprese affrontino, nell’intera supply chain, anche le gravi preoccupazioni in materia di diritti umani.

Le opinioni alla base della legislazione sembrano in linea con il costante impegno di Kornit teso a consentire ai produttori di Moda di realizzare pratiche di produzione responsabili e sostenibili, come descritto nell’Impact Report 2020.

Il 30% della produzione di Moda è in realtà una sovrapproduzione — indumenti che non vengono indossati, finiscono in discarica o sono considerati come perdita.

Con la produzione on-demand, la tecnologia Kornit elimina questi sprechi, uniformando domanda e offerta.

I sistemi Kornit, inoltre, eliminano dal processo di produzione tessile fino al 95% di tutti gli sprechi di risorse idriche e fino al 83% delle emissioni di gas a effetto serra, rispetto ai tradizionali processi analogici, e consumano fino al 94% in meno di energia.

Gli inchiostri e i prodotti di consumo di Kornit Digital rispettano rigorosi standard di settore per garantire la compliance in materia di sicurezza e ambiente.

La produzione on-demand consentita dai sistemi Kornit crea opportunità di produzione in prossimità del consumatore finale, eliminando sprechi e problemi logistici, eludendo le preoccupazioni etiche correlate all’offshore outsourcing, minimizzando i cicli di produzione e aumentando la redditività.

Questa esortazione a garantire pratiche produttive etiche e trasparenti, che sfoci o no nel Fashion Sustainability and Social Accountability Act di New York — o in legislazioni analoghe di altre giurisdizioni — si fa tuttavia sentire sempre di più, ed è pronta a stravolgere un settore storicamente tormentato che ha bisogno di adattarsi, altrimenti morirà per mano degli odierni consumatori, consapevoli e web-driven.

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