Avv. Giuseppe Croari – Dott.ssa Francesca Lorenzi
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L’ Influencer marketing, soggetto che può operare in proprio o alle dipendenze, sempre più di frequente viene assoldato dalle imprese come supporto – se non vera e propria àncora – della marketing policy.

Orfano di una normativa ad hoc, l’Influencer marketing non può tuttavia dirsi immune da qualsiasi tipo di vincolo e regola, perché lo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria nel 2016 ha inaugurato una nuova stagione per la comunicazione commerciale diffusa in rete promulgando la Digital Chart.

Questa, il 29 aprile 2019, da mera raccomandazione è divenuta cogente grazie alla sua introduzione nel Codice IAP  Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale sotto forma di vero e proprio Regolamento, rivolto a tutti coloro che aderiscono al sistema IAP.

Influencer marketing: gli ambiti interessati dalla Digital Chart

L’art. 7 del Codice IAP rimanda al Regolamento nei seguenti termini:

“(…) Per quanto riguarda talune forme di comunicazione commerciale diffuse attraverso internet, i principali idonei accorgimenti sono indicati nel Regolamento Digital Chart”.

I macro-temi di interesse, per coloro che vogliano cimentarsi in attività di comunicazione commerciale digitale o, più nello specifico, di influencer marketing in senso stretto, si possono riassumere nei seguenti:

  • riconoscibilità;
  • endorsement;
  • video;
  • inviti a eventi;
  • user generated content (contenuti generati dagli utenti);
  • in-feed units (contenuti redazionali);
  • paid serch units (risultati di ricerca sponsorizzati);
  • recommendation widgets (contenuti raccomandati);
  • in app advertising (app con contenuto pubblicitario);
  • advergame (giochi promozionali).
Perché l’influencer marketing è così importante per il settore Moda?
Sempre più imprese e case di Moda si affidano al supporto di un influencer marketing per la promozione dei loro prodotti, in modo tale da sfruttare non solo le capacità del soggetto, che può essere un generalist o uno specialist (a seconda del grado di specializzazione specifica), ma anche i contatti professionali pregressi che lo stesso possiede.

CNMI: le Linee guida e regole interpretative per gli influncer

A tal proposito, si devono alla Camera Nazionale della Moda Italiana le Linee guida e regole interpretative per gli influencer, “per riassumere le best practices attualmente adottate dai brand del settore”, realizzate in seguito ad un costante confronto tra le “aziende leader della Moda italiana, selezionate tra quelle particolarmente attive nell’ambito dei social network”.

Attenzione, dunque, che il Far West della comunicazione digitale, tanto Far West più non è!

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