Secondo quanto riportato da Comitato internazionale consultivo sul cotone si prevede un calo nella produzione di fibra nel 2012/13. Dopo un aumento record nel 2010 e inizio 2011, i prezzi del cotone sono calati drasticamente negli ultimi mesi, comportando una riduzione dei guadagni per i coltivatori e il conseguente calo dell’attenzione verso la sua coltivazione rispetto ad altri prodotti più remunerativi. Entro il 2013 è quindi previsto un calo dell’8% in superficie coltivata (pari a circa 33 milioni di ettari) e del 6% in volumi, pari a 25 milioni di tonnellate di fibra. Il calo dovrebbe interessare tutti i più grandi Paesi produttori, con l’eccezione di Stati Uniti, Uzbekistan e Australia. Dopo 2 stagioni al ribasso, si prevede un ritorno all’utilizzo del cotone nel 2012/13, parallelamente alla ripresa economica globale che stimolerebbe gli acquisti di prodotti tessili e il consumo di materie prime. Si attende quindi un aumento nell’import e nell’export che arriverebbero, nel 2012/13, ad un +9%, pari a 8,4 milioni di tonnellate.