Le imprese di subfornitura regionali hanno un’importanza fondamentale per il sistema della Moda. Eppure, nonostante il loro ruolo centrale, lamentano una bassa marginalità sulle vendite e l’esigenza sempre maggiore di competenze, non solo in ambito progettazione e produzione, ma anche commerciale e marketing; così come un sistema di filiera più efficiente e integrato.

È quanto emerge da una ricerca sui bisogni di innovazione delle imprese del Fashion commissionata dalla Regione e presentata a Research to Business: il Salone della Ricerca Industriale e delle Competenze per l’Innovazione organizzato da Regione Emilia-Romagna e ART-ER, la nuova società regionale per la crescita e l’innovazione.

Il portale Erchives

Durante il convegno è stata inoltre annunciata la nascita di Erchives, un portale che promuove la conoscenza e la fruibilità degli archivi pubblici e privati delle case di Moda regionali.

Lo scopo è quello di tutelare il patrimonio creativo e culturale delle aziende e favorire la valorizzazione dei brand in ambito commerciale e internazionale.

Attraverso la valorizzazione degli archivi si intende diffondere e mettere a disposizione risorse storiche che possano essere spunto per la creatività del futuro, attrarre nuovi investimenti e giovani talenti, diffondere la cultura dell’innovazione avvicinando la ricerca, la formazione e la creatività alla produzione.

Imprese del Fashion, i risultati della ricerca nel dettaglio

La ricerca evidenzia che i bisogni di innovazione nel settore Fashion riguardano il marketing e il prodotto, con specifico riferimento alle attività di R&S, ideazione e progettazione dei prodotti. Gli investimenti in R&S incidono per oltre il 10% sul fatturato nelle micro e piccole imprese finali e per il 5% su quello delle imprese finali medio-grandi.
Grande importanza viene data anche alle innovazioni di processo, con riferimento alla digitalizzazione delle imprese e all’introduzione di nuove tecnologie di produzione. In questo contesto la bassa marginalità delle micro e piccole imprese limita la possibilità di utilizzare l’incentivo del superammortamento.

Ne deriva la necessità di progetti di filiera capaci di coinvolgere le MPMI, valorizzando anche in termini di immagine la filiera produttiva regionale, nella quale sono presenti numerose imprese virtuose.