profilazione

di Avv. Gianluigi Fioriglio – Avv. Cristina Brilli
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È già da qualche anno che le informazioni presenti in rete – e in particolare nei Social Network – sono diventate la base principale di studio da parte di società specializzate nell’analisi dei big data per prevedere le prossime tendenze di mercato. Attraverso l’utilizzo di algoritmi e di strumenti di analisi automatizzata di un’enorme quantità di dati emergono, quindi, le necessità e gli interessi principali della società.

Profilazione: definizione e conseguenze

La normativa in materia di dati personali, di recente innovata dal Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR), tiene in debita considerazione i rischi determinati dalla profilazione, sistema di analisi alla base anche di questi processi, tanto che se ne trova una definizione già all’art. 4 del GDPR.

Quando si parla di profilazione si fa riferimento a quelle forme di analisi automatizzata e massiva di dati avente lo scopo di effettuare previsioni sui più svariati aspetti della vita delle persone. In questo modo, è possibile predisporre messaggi in linea con gli interessi soggettivi, proporre prodotti e servizi che, con probabilità, soddisfano le esigenze degli utenti. Ma attenzione, perché effetto della profilazione non è solo l’invasione di banner pubblicitari: sui risultati di una simile analisi, fondata sulle scelte sugli acquisti effettuati, sugli interessi manifestati e sulle abitudini, può fondarsi anche la possibilità, ad esempio, di ottenere o meno l’accesso a un prestito o ad una determinata copertura assicurativa.

Per questi motivi, la tutela dei dati personali richiede molta prudenza nell’utilizzo di queste tecniche di analisi, soprattutto nei casi in cui viene del tutto meno una valutazione umana che possa, in qualche modo, mitigare e calare in una visione – appunto – umana il risultato ottenuto da un algoritmo. Non a caso, tra i diritti fondamentali previsti dal GDPR per la protezione dei dati personali, l’art. 22 è diretto proprio a limitare l’utilizzo di processi decisionali interamente automatizzati in grado di produrre effetti giuridici o, comunque, di incidere significativamente sulla vita di un soggetto.

La profilazione nel Fashion

Il settore del trend forecasting ha di recente iniziato a cambiare prospettiva ed espandere ulteriormente il suo ambito di applicazione: oggetto di analisi non sono più soltanto gli utenti della rete, ma anche le aziende della Moda.

L’analisi algoritmica di big data, infatti, ha iniziato a essere applicata anche alle Fashion weeks, con lo scopo di prevedere gli sviluppi futuri delle prossime tendenze. In questo modo, tutte le proposte vengono esaminate in modo scientifico e confrontate, non solo tra loro, ma anche con quelle registrate dalle precedenti stagioni.
Le informazioni analizzate sono innumerevoli, dalle specifiche variazioni di colori, ai tessuti, alle forme e a tutte le loro possibili combinazioni. Oggetto di studio non sono, in questo modo, direttamente i dati personali dei soggetti: resta da vedere come gestiranno le imprese della Moda questa ingente massa di dati e informazioni.

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Lo Studio Legale Associato Fioriglio-Croari è stato fondato dagli Avvocati Gianluigi Fioriglio e Giuseppe Croari, giuristi estremamente specializzati in diritto dell’informatica e delle nuove tecnologie.Lo Studio opera principalmente nel settore dell’Information Technology, del diritto del lavoro, della proprietà intellettuale e industriale nonché della fashion industry. Oggi ogni azienda deve confrontarsi con le sfide del web e della tecnologia, ma tali sfide possono essere vinte solo affidandosi a professionisti realmente esperti nel settore.