Il meccanotessile cresce grazie all’export

Nel secondo trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine tessili, elaborato dall’ufficio studi ACIMIT, appare in crescita rispetto al medesimo periodo 2012 (+12%). L’indice assoluto è pari a 92,2 punti (base 2010=100).

Il dato è la risultante di una raccolta in crescita all’estero (+14%) e di una sostanziale stabilità sul mercato domestico (-1%). Rispetto al trimestre immediatamente precedente, invece, l’indice appare in netto miglioramento sia all’interno che all’estero.

Il dato complessivo, conferma Raffaella Carabelli, Presidente di ACIMIT, mostra un miglioramento rispetto al precedente trimestre. Le aziende italiane all’estero sembrano trovare condizioni maggiormente favorevoli in questa parte dell’anno. In Turchia, India, Germania e Stati Uniti riscontriamo una crescita delle vendite italiane. Ma anche mercati secondari, quali Pakistan, Bangladesh e Messico, stanno dando soddisfazioni ai nostri costruttori. Attendiamo invece che riparta il mercato cinese”.

Le recenti missioni esplorative di ACIMIT in Myanmar, Mongolia ed Etiopia hanno confermato opportunità di business da cogliere, anche in mercati che attualmente non sono ancora affermati.

“Ci attendiamo, prosegue Carabelli, che anche il mercato interno possa trovare vigore. Le produzioni tessili italiane sono di alto livello. Le recenti acquisizioni di grandi nomi della moda italiana, da parte di imprese estere, dimostrano l’eccellenza italiana di tutta la filiera. Il recente provvedimento di agevolazione degli investimenti in beni strumentali sul modello della legge Sabatiniinserito nel Decreto del Fare, conclude Carabelli, potrà costituire un fattore propulsivo per il rinnovo del parco macchine anche nel nostro settore”.