La Camera di Commercio Milano MonzaBrianza Lodi ha pubblicato un vademecum riguardante l’e-commerce specificamente del settore Moda; il fascicolo porta esempi di buone pratiche e che, per chi si avvicina per la prima volta alla vendita online, può dimostrarsi un valido aiuto nel districarsi tra gli obblighi di legge.

Il documento si apre illustrando quali sono i primi passi nel web per chi vuole iniziare questo tipo di attività, e spiega che la vendita online richiede particolari autorizzazioni preventive o di altri titoli equivalenti, diversi per Merchant che non hanno mai aperto un esercizio commerciale in Italia e quelli che hanno invece un’impresa già operativa.

Normativa per la regolamentazione del portale

Un approfondimento più lungo è dedicato alla regolamentazione del sito, quindi tratta gli obblighi informativi previsti per specifici beni e servizi (ad esempio la normativa europea relativa all’etichettatura dei prodotti tessili) e quelli generali che devono essere esposti in maniera chiara e ben visibile sul portale.

La normativa sui prodotti tessili si rivolge a tutti coloro che producono, importano o distribuiscono prodotti tessili, dalle materie prime al prodotto finito, a titolo oneroso o gratuito. Sono discussi gli errori più frequenti da evitare per non incorrere in sanzioni, le denominazioni specifiche e i controlli dell’autorità competente.

Recesso e Garanzia, Privacy e proprietà intellettuale

Il vademecum non manca poi di spiegare le clausole in tema Recesso e Garanzia, chiarendo di chi è la responsabilità nel caso di danni ai prodotti e quali sono le condizioni, tempistiche e modalità di cambio e rimborso.

Un altro argomento affrontato con chiarezza e nel dettaglio è quello riguardante la normativa sulla Privacy e la tutela della proprietà intellettuale nelle vendite online di Moda. Il carattere innovativo dell’attuale disciplina consiste nel fatto di avere introdotto ulteriori elementi da comunicare e un maggior dettaglio rispetto alle informazioni già previste; l’azienda e-commerce deve dunque compiere uno sforzo maggiore per mappare il flusso dei dati e dei trattamenti svolti al proprio interno, al fine di poter fornire le informazioni necessarie.

Interessante il riferimento a Carta Italia, un’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico sotto la guida del CNAC – Consiglio Nazionale Anticontraffazione, del Consorzio Netcomm e di INDICAM. L’accordo definisce le best practice per individuare pratiche contraffattive, e le relative azioni per segnalare e contrastare il fenomeno. Conoscerle è di grande utilità per sapere come tutelare la proprietà intellettuale nelle vendite online di moda, e come prevenire tentativi di contraffazione.