Avv. Giuseppe Croari – Dott.ssa Beatrice Iannaccone

 

L’ambito del Fashion oggi vanta un impiego quasi totale degli strumenti tecnologici: in particolare, tra essi assume una rilevanza fondamentale il Data Cloud.

Questo termine si riferisce a una sistema di archiviazione digitale nel quale poter conservare tutti i documenti e le immagini necessarie all’attività lavorativa.

Tale strumento consente di dematerializzare tutte le informazioni rilevanti per l’azienda, liberando lo spazio fisico non più necessario all’archiviazione su supporti cartacei.

Inoltre, rende accessibile in qualsiasi momento e luogo tutti i dati che contiene. Tale vantaggio, oltre a permettere di prendere visione da remoto di tutte le informazioni archiviate, fa sì che queste non siano più pedissequamente esposte a tutti i rischi connessi alla loro conservazione fisica.

Data Cloud nella Moda: i rischi

Nel settore del Fashion questo strumento è utilizzato non soltanto per archiviare le informazioni inerenti ai clienti, al bilancio o altri documenti di natura amministrativa, ma anche per conservare tutti i progetti ideati dalla casa di moda.

Infatti, la stessa progettazione e ideazione dei modelli e dei pattern oggi viene interamente prodotta digitalmente grazie a strumenti appositi, come tavolette grafiche ed altri.

Rischi connessi all’utilizzo del Data Cloud
L’impiego del Data Cloud comporta alcuni rischi legati alla possibile diffusione illecita o involontaria di contenuti conservati.

Infatti, non di rado tali sistemi sono spesso soggetti ad attacchi esterni diretti ad un furto di informazioni e dati personali.

Non solo: poiché il Data Cloud è utilizzato nell’ambito del Fashion anche per la conservazione dei modelli e dei nuovi progetti stilistici, il furto delle informazioni di una casa di moda non comporta solamente una violazione della privacy, ma anche una violazione della proprietà intellettuale.

Quest’ultimo fenomeno ha la potenzialità di creare danni economici ingenti all’azienda colpita, che vedrebbe vanificati mesi di lavoro a causa del furto e del conseguente utilizzo illecito dei propri progetti.

Conclusioni

Guardando al General Data Protection Regulation, ogni impresa è tenuta fin dalla progettazione a prevedere ogni misura tecnica e organizzativa atta a prevenire possibili violazioni della privacy.

Queste ultime non devono sostanziarsi unicamente in attività informatiche dirette al rafforzamento della sicurezza del cloud, poiché le stesse attività dei dipendenti giocano un ruolo fondamentale nella gestione dei documenti aziendali.

Infatti, la diffusione illecita di informazioni personali non sempre si verifica unicamente attraverso attacchi esterni, ma talvolta sono le stesse condotte dei dipendenti a creare vere e proprie falle di sicurezza.

Dunque, l’unico modo per bilanciare i rischi e i benefici che l’utilizzo del Data cloud comporta è che ogni azienda del settore della Moda svolga un’idonea campagna di educazione digitale dei propri dipendenti, oltre alla predisposizione di sistemi di Data Cloud conformi alla normativa per evitare ingenti conseguenze e perdite economiche per l’azienda.