95mila dossier di contraffazione e intercettato 35 mln di prodotti: è quanto le dogane dell’UE hanno registrato lo scorso anno (fonte Commissione europea). L’abbigliamento è il quarto settore più coinvolto con il 5% del totale e la Cina è all’origine dell’80% dei falsi.
Seguono Hong Kong (8,2%, gli Emirati Arabi Uniti (2,18%), la Turchia (2,08%), l’India (1,16%), il Perù (1,03%) e la Malesia (0,82%). Il trasporto attraverso container resta il mezzo di trasporto privilegiato della filiera, con 23 mln di articoli confiscati, in grande diminuzione rispetto agli 82 mln sequestrati nel 2010. L’anno scorso è stato tuttavia contrassegnato dall’aumento delle segnalazioni di contraffazione fatte dalla posta, con 72mila casi registrati contro i 48 mila del 2010.
Nel dettaglio, 1,5 mln di capi d’abbigliamento sono stati sequestrati (gli originali di quei prodotti copiati valevano un totale di 60,6 mln di euro), 520.600 accessori, 459.000 calzature sportive e 1,2 mln di altri prodotti del settore calzature. Dal punto di vista dei cosmetici, le dogane hanno sequestrato 931.900 prodotti e profumi, e 860.700 prodotti per la cura della persona.