Ecotessili – consorzio che in Italia raccoglie produttori, rivenditori e importatori di prodotti tessili – ha deciso di compiere un primo passo concreto in attesa dei decreti attuativi che delineeranno il quadro di azione e le modalità operative per la gestione dei rifiuti tessili.
Per accompagnare le aziende del Tessile verso la rivoluzione dell’EPR, Ecotessili ha deciso di aprire uno sportello di ascolto e di indirizzo: lo scopo è aiutare concretamente le imprese del comparto a farsi trovare pronte quando saranno definiti i criteri operativi.
Infatti, a fronte dell’obbligo normativo in vigore da inizio 2022 che prevede la gestione dei rifiuti tessili in regime EPR (responsabilità estesa del produttore), mancano ancora i decreti attuativi che stabiliscano in concreto le modalità di raccolta e di gestione di questi rifiuti.
Di conseguenza le imprese, chiamate a gestire i rifiuti generati dai loro prodotti, non sanno ancora operativamente come comportarsi.
Rifiuti tessili ed EPR, i servizi offerti da Ecotessili
A chi preaderisce al consorzio, Ecotessili offre:
- un aggiornamento proattivo, puntuale e tempestivo sugli sviluppi della normativa e degli obblighi per i produttori;
- una tutela in caso di repentina implementazione dei decreti attuativi;
- supporto consulenziale gratuito per tutte le questioni inerenti all’EPR;
- un servizio, già attivo, per la gestione e l’ottimizzazione di tutti i rifiuti speciali prodotti dalle aziende;
- la possibilità di partecipare a progetti sperimentali di rodaggio del sistema di raccolta e trattamento del rifiuto tessile che il consorzio sta valutando di attivare.
La preadesione è senza alcun impegno e a costo zero, e non rappresenta un vincolo futuro: l’azienda sarà libera di perfezionare l’adesione definitiva al consorzio Ecotessili o di scegliere altre soluzioni.
Per preaderire a Ecotessili è sufficiente compilare il form presente sul sito del consorzio.