CNA Federmoda continua il suo impegno verso un tessile sostenibile, verso politiche dedicate alla sostenibilità del settore moda.

Cogliendo l’occasione della pubblicazione della Strategia Europea per il Tessile Sostenibile, in collaborazione con CNA Bruxelles il 10 maggio ha realizzato un momento di confronto con Parlamentari europei, Rappresentanza italiana e Commissione europea al fine di illustrare le proprie posizioni su questa tematica.

L’incontro

Presso la sede CNA Bruxelles, martedì 10 maggio 2022 si è tenuta la tavola rotonda su “Strategia Europea per il Tessile Sostenibile: quali opportunità e quali sfide per le Micro PMI italiane”.

Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda, ha sottolineato l’essenzialità di un coinvolgimento reale delle piccole realtà imprenditoriali del settore del Tessile, che forniscono un contributo rilevante in termini di numero di imprese, addetti, fatturato e valore aggiunto.
Nonostante questo, «i problemi emergono in gran parte nella mancata redistribuzione del valore aggiunto alle aziende che operano nell’intera filiera: in particolare, le PMI che operano conto terzi o in subfornitura – ha esplicitato – soffrono di uno sbilanciamento del potere negoziale a vantaggio del cliente».

Ha inoltre affrontato l’argomento il duplice argomento “sostenibilità/formazione“:

Le nuove priorità imposte dall’Agenda 2030, e dal Green Deal, in primis la sostenibilità ambientale e sociale, suggeriscono una maggiore attenzione al mercato europeo, puntando a rinnovarne l’attrattività per le nuove generazioni.

L’accelerazione sul fronte digitale e sulla sfida ambientale richiede il coinvolgimento dei giovani talenti, per favorire l’innovazione tecnologica e manageriale nel contesto di un rinnovato sistema di riferimenti economici e culturali.Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda

È intervenuto anche Claudio Cappellini – Responsabile ufficio Politiche comunitarie CNA Nazionale – riportando la riflessione sul tema a livello internazionale: ha infatti evidenziato come le strategie per la globalizzazione e l’internazionalizzazione, il decentramento produttivo e le dipendenze dei nostri mercati da fonti esterne dovranno essere oggetto di politiche europee di ampio respiro su cui le istituzioni europee presenti dovranno impegnarsi per superare anche l’attuale crisi.

Qui il report completo della tavola rotonda.

Consultazione aperta EU

Nel frattempo CNA Federmoda sta lavorando per rispondere alla consultazione aperta dalla Commissione Europea sul documento che la stessa ha pubblicato il 30 marzo in materia di Tessile sostenibile. «Il tema è centrale nell’ambito delle nostre politiche e lo stiamo portando avanti in maniera sistemica a livello sia nazionale sia europeo».

L’impianto che ci aspettiamo dall’Europa è un’attenzione a tutto tondo relativamente alla sostenibilità, un’attenzione verso la qualità e durabilità dei prodotti, al tema ambientale, sociale ed economico in quanto elementi che possono tutelare le nostre filiere produttive.Marco Landi, Presidente Nazionale CNA Federmoda

Un’importante vetrina

Grazie alla collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, la giornata ha offerto anche la possibilità di presentare capi e accessori moda Made in Italy realizzati con pratiche di sostenibilità da 15 imprese.

Presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia Francesco Genuardi, infatti, CNA Federmoda ha portato WeLoveModainItaly a Bruxelles: una selezione di imprese che, nell’ambito delle loro collezioni, realizzano prodotti con pratiche di sostenibilità.

Il nostro Ufficio ha sviluppato ormai da tempo azioni collaterali alla rappresentanza presso le Istituzioni europee, cogliendo quelle opportunità promozionali che la capitale europea può offrire alle imprese del Made in Italy.

In questa occasione abbiamo colto immediatamente la disponibilità dell’Ambasciatore Genuardi per presentare alle istituzioni europee e alla stampa una selezione di prodotti sostenibili.Elisa Vitella, Responsabile CNA Bruxelles

L’ambasciatore Genuardi, salutando gli ospiti intervenuti alla serata, si è detto certo che questa iniziativa riuscirà a gettare le fondamenta per una cooperazione sostenibile, inclusiva, strategica di lungo termine tra l’Industria della Moda italiana e quella belga, sempre più rivolta e attenta alle dinamiche italiane.

Quello che dobbiamo far comprendere al mondo è che dentro al ‘ben fatto’ italiano, per quanto riguarda le produzioni delle nostre imprese, vi sono sostenibilità ambientale, sociale, economica.

Il messaggio che dobbiamo mandare al mondo è che il Made in Italy è sostenibile per sua natura, per il valore dato dalla diffusione delle nostre imprese sui territori, per il legame che il mondo dell’artigianato e delle PMI ha con le comunità locali e per il grande senso etico che rappresenta.Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda