Il Gruppo Calzedonia supporta la crescita dei nuovi talenti dell’intimo e della corsetteria con il concorsto “Intimissimi, a vision to come”. Nato da un’idea del gruppo Calzedonia in collaborazione con Piattaforma Sistema Formativo Moda, il progetto è volto alla ricerca di un designer e un modellista, anche appartenenti a scuole diverse.
Monica Di Biase dell’Accademia Koefia Roma e Maria Grazia Vaglica insieme a Debora Bazzocchi di AFOL Moda Milano sono state le vincitrici del concorso durante il quale Calzedonia ha messo a disposizione i propri tessuti e la consulenza del proprio staff.
Per la prima classificata un premio di 10.000 euro e uno stage retribuito nel reparto prodotto e stile, oltre e possibilità di veder prodotta la propria collezione.
La seconda classificata Mariachiara Formenti, studentessa dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como che, per l’occasione, ha scelto i tessuti di Gaetano Rossini per realizzare il suo progetto. Sono tre i tessuti firmati dall’azienda di Costa Masnaga che hanno gareggiato, quello che ha fatto da protagonista è stato un tessuto 3D caratterizzato da un particolare fondo lucido di colore oro, 100% Poliestere “trilobato” – una fibra capace di riflettere la luce, e una superficie caratterizzata da una trama a losanga regolare di colore grigio opaco, in grado di rendere visibile un contrasto materico singolare ed elegante. È stato poi utilizzato un tessuto nero tridimensionale 100% Poliestere, dello spessore pari a 0,5 mm, rivelatosi adatto a sostenere e a definire la giusta forma senza ricorrere all’imbottitura; terzo tessuto utilizzato è stato un prodotto dalla composizione diversa, caratterizzato da due tipologie di filato: 40% cotone e 60% Poliestere. L’abbinamento di una fibra naturale ed una sintetica costituisce la sua particolarità, un articolo composto da un fondo chiuso, in cotone, a cui si sovrappone una texture in poliestere. Questo accostamento, diverso ma raffinato, da una parte rende statico e compatto il tessuto, dall’altra regala una sensazione di morbidezza al tatto.